Il 2015 dell’ambiente visto dal Comune di Piombino

[30 Dicembre 2015]

Riassumendo le tappe di questo 2015 durante la conferenza stampa di fine anno, nel Comune di Piombino, l’ambiente non ha rivestito un ruolo marginale. Ieri è stato l’assessore Marco Chiarei (nella foto) a sintetizzare il suo lavoro in due obiettivi strategici, avviati nel 2015 ma che contrassegneranno anche il 2016: il passaggio di Asiu per i servizi di raccolta e spazzamento dei rifiuti urbani al gestore unico di Ambito ovvero la società Sei Toscana, e la partecipazione del Comune di Piombino al Piu (Piano integrato urbano).

Proprio i primi di gennaio – ricordano dal Comune – verrà consegnato in Regione il masterplan dei progetti del Piu, con la richiesta di finanziamento che prevede il completamento del polo culturale ex Ipsia, la riqualficazione di piazza dei Grani, subordinata alla vendita degli ex licei, del piazzale di alaggio, di piazza Dante e un progetto di efficientamento energetico della città: un progetto complessivo di oltre 8 milioni di euro, che, se approvati dalla Regione, potranno godere di un cofinanziamento regionale del 70%.

Per quanto riguarda invece le vicende dell’Asiu, Chiarei ha sottolineato con soddisfazione come il passaggio dei servizi di raccolta rifiuti e spazzamento a Sei Toscana si siano chiusi con successo, salvaguardando tutti i posti di lavoro coinvolti. Nel frattempo il Comune – ricorda l’amministrazione –ha iniziato un proficuo lavoro con l’ambito di riferimento Ato Toscana Sud per la definizione dei piani strategici del ciclo dei rifiuti, delle dinamiche industriali del sistema, della sostenibilità ambientale ed economica della pianificazione delle politiche sui rifiuti. «Oggi confermiano la lungimiranza che ci vide scegliere di abbandonare l’ambito di Ato Toscana Costa per quello di Ato Toscana Sud – ha affermato Chiarei – La serietà degli interlocutori, la coerenza delle scelte strategiche in termini di riduzione dei rifiuti, aumento delle filiere del riciclaggio, diminuzione di conferimenti in discarica ci conforta sulla bontà di quella scelta che oggi rivendichiamo in tutta la sua giustezza».

Per il resto, continua il Comune, l’idea è quella di costituire sul territorio un’eccellenza nell’ambito del trattamento e recupero dei rifiuti industriali; ai primi mesi del 2016 arriveranno i progetti di sviluppo impiantistico che dovrebbero consentire di risolvere gli storici problemi ambientali del territorio e garantire prospettive economiche di lunga durata. I prossimi passi verso l’economia circolare in Val di Cornia dono dunque noti, quelli anticipati sulle nostre pagine dal presidente di Rimateria, Valerio Caramassi. Chiuso il capitolo Asiu, la speranza è che dopo anni di immobilismo la Val di Cornia s’appresti finalmente a percorrere con rapidi passi la strada che porta verso un’economia più circolare.