I consumi di energia in Toscana sono diminuiti meno della media italiana

Nel periodo 2018-2020 ha registrato una riduzione procapite del 3,6%, posizionandosi in 12esima posizione su 20

[16 Febbraio 2023]

Per mitigare la crisi climatica in corso – che in Toscana ha portato il 2022 ad essere l’anno più caldo mai registrato – è indispensabile spostare il mix energetico dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, ma al contempo investire in efficienza energetica, dato che l’unica energia davvero a “impatto zero” è quella che non viene consumata.

Sotto questo profilo, però, negli ultimi anni la Toscana presenta una performance più bassa anche rispetto ai magri risultati raggiunti a livello nazionale.

Secondo il ranking sviluppato da Italy for climate – l’iniziativa sul cambiamento climatico messa in campo dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, guidata dall’ex ministro dell’Ambiente Edo Ronchi – la media nazionale dei consumi energetici procapite nel periodo 2018-2020 ha registrato -5%, con solo cinque Regioni sopra la media: Lazio, Valle d’Aosta, Campania, Lombardia, Piemonte.

Molise e Basilicata, invece, sono le uniche due Regioni che non hanno ridotto i propri consumi pro capite fra il 2018 e il 2020 nonostante gli effetti della pandemia. La Toscana, infine, col suo -3,6% si posiziona in dodicesima posizione su venti.

«La riduzione dei consumi di energia in quasi tutte le Regioni è avvenuta a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia – spiegano da Italy for climate – Le restrizioni alla mobilità innanzitutto, il minore fabbisogno termico dei molti uffici ed esercizi commerciali che sono rimasti chiusi per lunghi periodi nel corso del 2020, i rallentamenti subiti dai processi produttivi. Il trend sui consumi di energia registrato nel biennio 2018-2020 è certamente congiunturale e legato ad una situazione anomala che ci auguriamo non si ripresenterà in futuro. Ma è importante analizzarla perché ci ha fornito un assaggio di quanto significativi debbano essere i progressi di efficienza energetica se vogliamo raggiungere gli obiettivi climatici: nell’anno della pandemia l’Italia ha raggiunto consumi di energia anche più bassi di quelli attesi al 2030 in uno scenario compatibile con la crisi climatica, con enormi sacrifici per l’economia nazionale a causa della pandemia. La vera sfida è riuscire a raggiungere risultati altrettanto significativi dal punto di vista del risparmio energetico, ma con una economia prospera».