Gse, nel 2020 le rinnovabili italiane “crescono” solo grazie alla pandemia

Le Fer hanno coperto il 20,4% dei consumi complessivi di energia a livello nazionale, mentre l’Ue punta al 40% entro il 2030

[22 Dicembre 2021]

Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha pubblicato oggi un’anteprima del rapporto statistico Energia da fonti rinnovabili in Italia – anno 2020, documentando “l’avanzata” delle Fer nell’anno della pandemia.

Nel 2020 «la quota Fer si attesta oltre il 38% dei consumi elettrici, in crescita netta rispetto al 2019», rispetto al 35% conseguito nel 2019. «Nel settore termico, che comprende sia il riscaldamento civile che gli usi di processo, si registra invece –continua l’anteprima del Gse – un aumento più contenuto (da 19,7% a 19,9%). La quota dei consumi nei trasporti nel 2020, infine, risulta pari al 10,7%, valore superiore al target fissato dalla Direttiva (10%)».

Più in generale, guardando ai consumi complessivi di energia, le rinnovabili nel 2020 hanno coperto il 20,4% della domanda nazionale: «Si tratta di un valore che supera di oltre 3 punti percentuali il target assegnato all’Italia per lo stesso 2020 (direttiva 2009/28/CE), pari al 17%, e di poco più di 2 punti l’analoga percentuale rilevata nel 2019 (18,2%). È questo uno dei dati più rilevanti trasmessi dal GSE a Eurostat, e attualmente in fase di validazione, per il monitoraggio dei target fissati per il 2020 dalla Direttiva 2009/28/CE».

Restano invece molto distanti gli obiettivi della direttiva Red II (direttiva Ue 2018/2011) appena recepita nell’ordinamento italiano, per non parlare di quelli contenuti nella Red III che puntano a coprire il 40% della domanda di energia europea con fonti rinnovabili entro il 2030. Per l’Italia significa infatti più che raddoppiare i risultati raggiunti finora, in meno di un decennio.

Anche perché, a guardare bene i dati, lo stesso Gse spiega che i “progressi” conquistati nell’ultimo anno su questo fronte sono molto fragili: «Questa crescita della quota rinnovabile – conclude il Gestore dei servizi energetici – è strettamente legata agli effetti dell’emergenza pandemica da Covid-19: a fronte di una sostanziale stabilità dei consumi di energia da Fer (21,9 Mtep), infatti, sono notevolmente diminuiti i consumi energetici totali e in particolare quelli del settore dei trasporti, che hanno registrato una contrazione complessiva del 23,5% e riduzioni ancora più rilevanti per specifici comparti caratterizzati da bassa incidenza delle fonti rinnovabili (in particolare il trasporto aereo: -62%)».