Grande flop per il click day del bonus mobilità. Costa: «Ci sono fondi per tutti»

Il ministro dell’Ambiente: «Assicuro che tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre saranno rimborsati»

[3 Novembre 2020]

È arrivata la prova del nove per il bonus mobilità, e si è rivelata tutta in salita: a partire da stamani alle 9 è possibile richiedere – attraverso la piattaforma http://www.buonomobilita.it/ – bonus per l’acquisto di bici, elettriche e non, e di altri mezzi per la mobilità sostenibile, che anche in virtù del sostegno governativo hanno riscosso grande successo negli ultimi mesi. Molti dei cittadini che hanno provato ad accedere alla piattaforma, però, dopo ore di attesa non ci sono comunque riusciti.

«Il bonus bici è una misura interessante, popolare e, dunque, molto attesa. Per questo – commenta Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente della Camera – dispiace registrare come il metodo di erogazione del rimborso abbia mostrato gravi disfunzionalità che hanno penalizzato molti consumatori. Mi pare evidente che il “click day” sia un sistema inefficace, aleatorio che affida alla fortuna la possibilità di accedere al bonus. A ciò si aggiunga come, a causa del numero straordinario di contatti, il sito sia andato immediatamente in tilt. Credo, dunque, sia necessario trovare nuove modalità di erogazione che non irritino gli utenti e, soprattutto, non gli facciano perdere fiducia nella capacità delle istituzioni di gestire i processi legati all’erogazione delle agevolazioni: poiché il bonus sarà rifinanziato è necessario intervenire ora. Non è possibile che sia la dea bendata a decidere chi riceve il bonus e chi no».

Come noto il bonus mobilità può coprire il 60% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 500 euro, e potrà essere richiesto dai cittadini maggiorenni residenti nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei Comuni delle città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti). Al momento sono stati stanziati circa 200 milioni di euro per il bonus mobilità, che sulla base di una media ipotetica di 350 euro a persona, bastano per coprire 600mila richieste. Confindustria Ancma stima però in 540 mila gli acquisti solo nel primo mese dopo il lockdown, con la possibilità di arrivare a superare la soglia di un milione di bici vendute per fine anno. Ci saranno dunque fondi per tutti? Una risposta negativa sarebbe un boomerang per le ambizioni di mobilità sostenibile promosse dal Governo.

Di fatto, alle ore 14 di oggi sono stati generati 13.447 buoni e finalizzate 36.253 richieste di rimborso, secondo i dati forniti da Sogei, che gestisce la piattaforma www.buonomobilita.it. Ma in fila per accedere alla piattaforma stamani c’erano oltre 580mila persone.

«Questo è il primo, provvisorio bilancio fornito da Sogei, che aggiorna il conteggio ora dopo ora – commenta il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – La partenza è stata in salita, come registrato, ma il portale sta funzionando, seppure lentamente. Ci sono stati dei problemi, ci hanno riferito, dovuti al sistema Poste e Spid e a un affollamento in contemporanea, che, come mi ha personalmente riferito Sogei, è andato ben oltre tutte le aspettative. Da una parte, quindi, considero positiva la grande attenzione da parte di tutte e tutti rispetto alla mobilità dolce, dall’altra ci  investe di una grande responsabilità. Io invito tutti a entrare nel sistema anche con calma, anche nei prossimi giorni, perché abbiamo appostato altri fondi ad hoc in legge di Stabilità e assicuro che tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre saranno rimborsati». Compatibilmente con la disponibilità di fondi, però, la norma prevedrebbe tempo fino a fine anno per acquisti agevolati dal bonus mobilità.