Geotermia, Ugi ascoltata in Parlamento sulla governance del Pnrr

«La lentezza e complessità delle procedure è uno dei nodi cruciali che hanno immobilizzato il settore»

[17 Giugno 2021]

La presidente dell’Unione geotermica italiana (Ugi), Adele Manzella – primo ricercatore al Cnr di Pisa – è stata audita in Parlamento dalle commissioni Affari costituzionali e Ambiente sul disegno di legge C. 3146, di conversione del decreto legge n. 77 del 2021 dedicato alla Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure.

È stata una preziosa occasione per spiegare che occorrono altre azioni di supporto per lo sviluppo delle applicazioni geotermiche, che proprio in Toscana hanno saputo sviluppare nel corso di oltre due secoli un know-how di caratura internazionale.

«Ugi ha ribadito che il Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, ndr) è troppo poco ambizioso su produzione da geotermia, in considerazione del notevole potenziale delle risorse nazionali. La lentezza e complessità delle procedure – spiegano dall’Unione – è uno dei nodi cruciali che hanno immobilizzato il settore, ma vanno anche sbloccati i decreti che disciplinano e incentivano l’utilizzo di tecnologie geotermiche (“posa sonde” e Fer 2 per impianti a pompa di calore geotermica e geotermoelettrici, rispettivamente)».

Secondo l’Ugi dunque «le procedure per le concessioni vanno centralizzate, ed occorre rendere perentori i tempi procedurali, ottimizzando le reiterate procedure per la Via», la Valutazione d’impatto ambientale.

Dopo aver ribadito le proposte operative già presentate riguardo ai sistemi geotermici di riscaldamento e raffrescamento, l’Unione ha dunque concluso sottolineando l’importanza di «sviluppare sistemi finanziari innovativi specifici per il settore geotermico e favorire la formazione di tecnici, funzionari e responsabili amministrativi, atti a promuovere e agevolare l’adozione di sistemi geotermici garantendone la massima sostenibilità ambientale ed efficienza».