Geotermia Sì ai neo parlamentari: «Siano mantenuti gli impegni presi in campagna elettorale»

Dal movimento un appello bipartisan per superare le criticità che ormai da anni frenano il comparto geotermoelettrico, dal Fer 2 alle concessioni in scadenza al 2024

[14 Novembre 2022]

Alla luce dell’insediamento del nuovo Governo ed a valle delle elezioni politiche di settembre sentiamo l’esigenza di esporre al nuovo esecutivo, attraverso i rappresentanti che abbiamo eletto, le ormai annose problematiche che coinvolgono lo sviluppo dell’energia Geotermica nel nostro Paese. Tutto è infatti ancora fermo dal 2018, quando il Governo “giallo-verde” eliminò l’incentivazione della Geotermia industriale dal decreto Fer1.

Ebbene, nonostante varie promesse, comunicati e passerelle nei territori geotermici di vari esponenti istituzionali di livello regionale e nazionale e di ogni colore politico, la situazione ad oggi rimane ancora stagnante e incerta, malgrado l’oggettiva situazione di difficoltà che il nostro Paese sta attraversando rispetto alle proprie politiche energetiche.

Non si capisce infatti come in coincidenza dell’importante incontro del Cop27, in poco tempo sia stata autorizzata l’estrazione di nuovo gas sul territorio nazionale mentre sono tenuti ancora al palo progetti ed autorizzazioni per nuovi impianti rinnovabili, primi tra tutti quelli che riguardano la produzione di energia geotermoelettrica, fonte che attualmente soddisfa il 30% dell’energia elettrica toscana e il 2% di quella nazionale e che potrebbe in prospettiva veder raddoppiata in pochi anni l’attuale produzione.

Per questo motivo lanciamo un appello alle istituzioni e alla politica tutta, sia a livello regionale che nazionale ed in particolar modo ai parlamentari che in campagna elettorale si sono spesi con impegni precisi, ad intervenire celermente affinché sia raggiunta da parte del Governo la consapevolezza dell’importanza di una risorsa quale quella geotermica, che la Toscana può proporre sia in termini di propria autosufficienza energetica, sia come fondamentale contributo per la transizione ecologica ed al fabbisogno energetico del paese.

Occorre innanzitutto, dopo anni di proposte e rimandi, dare una risposta certa e concreta alla questione delle concessioni geotermiche in Toscana che scadono nel 2024; data ormai troppo vicina per stabilire dei termini di gara, ragione per cui, come si propone da più parti, si pone l’esigenza impellente di prorogarne la scadenza. Una criticità questa, che sta causando un sostanziale blocco degli investimenti da parte dell’attuale concessionario e che contribuisce al diffondersi di un progressivo clima di incertezza e sfiducia in tutti i territori geotermici.

Un altro segnale chiaro potrebbe essere quello di approvare celermente il nuovo decreto Fer2, fermo all’esame della conferenza Stato-Regioni dell’ormai congedato Governo Draghi, per poter poi dare il via a tutti quei progetti posti in stand-by dall’attuale gestore, come ad esempio quello della centrale di PC6.

Invitiamo i destinatari del nostro appello a considerare il profondo impatto economico e produttivo che le aziende del settore geotermico, forti di un’esperienza pluridecennale e di un know-how di livello internazionale, hanno avuto e continuano ad avere rispetto al tessuto socioeconomico dei territori interessati, evidenziando la necessità di procedere con interventi concreti al fine di garantire loro un adeguato ritorno economico.

Vogliamo inoltre sottolineare ai nostri parlamentari la necessità di intervenire in tempi brevi e possibilmente con una visione bipartisan, affinché queste proposte vengano recepite e attuate al più presto per poter garantire un futuro e uno sviluppo economico sicuro non solo ai Comuni geotermici ma all’intero territorio nazionale, soprattutto rispetto all’impellente necessità di sostenere il nostro fabbisogno energetico.

Rinnoviamo infine il nostro totale appoggio alle associazioni, alle imprese, ai cittadini ed ai sindaci dei territori geotermici, sia dell’area tradizionale che quella del Monte Amiata, rispetto a qualsiasi azione venisse intrapresa, in un momento così critico, per sollecitare e portare avanti queste ed altre proposte finalizzate allo sviluppo significativo ed efficace dell’energia geotermoelettrica.

di movimento Geotermia Sì