Geotermia, in Toscana punta al chilometro zero

Firmato protocollo d’intesa per valorizzare lavoratori e imprese locali

[23 Giugno 2015]

Da oggi la geotermia toscana rafforza il proprio ruolo di leva economica e occupazionale per il territorio, grazie al protocollo d’intesa siglato tra i sette Comuni dell’area geotermica tradizionale ed Enel Green Power, il primo totalmente “local content” firmato dal colosso dell’energia: l’obiettivo è quello di promuovere iniziative finalizzate alla massimizzazione delle ricadute socio-economiche e occupazionali, a favore delle imprese dei Comuni dell’area tradizionale sede di impianto geotermico.

Le energie rinnovabili, come la geotermia, sono sfruttabili attorno al globo in modo diffuso, ma non omogeneo. La facilità nell’attingere alla risorsa, la qualità della stessa, e infine il know-how che si sviluppa nel territorio di riferimento non sono beni esportabili: è questa una delle forze della green economy per lo sviluppo delle comunità locali, e dato che così stanno le cose tanto vale fare di questa caratteristica un punto di forza per le imprese, e investirvi. Già oggi, la geotermia rappresenta per la Toscana un’importante settore occupazionale, come il direttore generale del Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, Sergio Chiacchella, ha avuto recentemente modo di riassumere anche al Fuori Expo2015 di Milano: «Dobbiamo partire da alcuni numeri. Ogni anno, grazie alla geotermia presente in Toscana, vengono risparmiate oltre 1.200.000 tonnellate di petrolio equivalente, 4.000.000 di tonnellate di CO2, e circa 1.700 persone – direttamente o indirettamente – lavorano grazie alla geotermia, e oltre 6.000 famiglie godono dei benefici del teleriscaldamento».

 

Il protocollo d’intesa siglato oggi ruota attorno a questa realtà, con la volontà di spingere per compiere (insieme) un salto di qualità per la crescita, la specializzazione e la qualificazione delle imprese locali e per le ricadute sul territorio. I punti focali dell’accordo sono 4: anzitutto la crescita delle imprese locali con una costante comunicazione per verificare la possibilità di partecipare a gare anche in nuovi settori e in altre aree geografiche in cui Enel Green Power opera; secondo, la localizzazione attraverso scouting di imprese che possano investire e impiantarsi localmente con siti produttivi favorendo sviluppo e occupazione; terzo, il tema dei subappalti alle imprese locali attraverso l’inserimento di una clausola nei contratti per il coinvolgimento dell’imprenditoria locale; quarto, il tema occupazionale delle imprese con un monitoraggio sull’assunzione di personale locale.

Nel mentre, Enel Green Power proseguirà nel percorso di trasferimento di know how alle imprese locali che ambiscano a specializzarsi nei settori elettromeccanici e di automazione, facendo leva sulle commesse del gruppo stesso:  nel dettaglio, nel 2015 in corso in ambito geotermico Enel Green Power prevede commesse pari a circa 150 milioni di euro con 260 gare mentre in ambito idroelettrico saranno 60 i milioni di euro degli appalti per un totale di circa 190 gare.

Infine, il protocollo d’intesa prevede che i comuni si impegninoa tenere costantemente aggiornata Enel Green Power sull’elenco delle imprese dei Comuni dell’area tradizionale e a favorire in ogni modo la diffusione delle informazioni finalizzate al trasferimento di conoscenze specialistiche e all’alta professionalizzazione degli addetti delle imprese e della manodopera locale: un apposito Osservatorio, composto da tre rappresentanti della multinazionale e dai sindaci coinvolti, ogni 4 mesi si incontrerà per fare il punto della situazione.

Alla firma dell’accordo erano presenti per Enel Green Power il Responsabile Geotermia Massimo Montemaggi, il Responsabile Acquisti Global Dino Marcozzi, il Responsabile Affari Istituzionali Centro Italia Fabrizio Iaccarino, il Responsabile Servizi di Manutenzione Marco Favilla, Responsabili acquisti Geo Global Marco Cammelli, Responsabili acquisti Biomasse Global Marco Santoni, Responsabile Appalti Geo Claudio Lupetti e per i Comuni i Sindaci di Pomarance (Pi) Loris Martignoni, di Castelnuovo Val di Cecina (Pi) Alberto Ferrini, di Monteverdi Marittimo (Pi) Carlo Giannoni, di Monterotondo Marittimo (Gr) Giacomo Termine, di Montieri (Gr) Nicola Verruzzi, di Radicondoli (Si) Emiliano Bravi, il vicesindaco di Chiusdino (Si) Delfreo Bianchi. Presente anche l’Osservatorio delle imprese dell’Unione dei comuni dell’Alta Val di Cecina, rappresentato da Loriano Fidanzi e Carlo Macchioni.