Geotermia e cibo, la Ccer torna protagonista tra Festival Valdicecina outdoor e Unisg

Gli studenti dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo in visita alle eccellenze del territorio, mentre si apre il sipario sulla kermesse organizzata dall’Unione montana Alta Valdicecina e dal Consorzio turistico Volterra Valdicecina

[24 Settembre 2021]

La Comunità del cibo ad energie rinnovabili (Ccer) – nata nel 2009 grazie ad un’intesa tra CoSviG, Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e un’avanguardia di aziende locali – rappresenta l’integrazione delle potenzialità portate da tutte le fonti rinnovabili presenti sul territorio, insieme a quella delle materie prime al 100% toscane.

Una entità il cui impegno, anche quest’anno, è stato riconosciuto da Legambiente che ha inserito alcuni dei produttori nel novero delle “buone pratiche” all’interno del proprio rapporto dedicato alle Comunità rinnovabili: si tratta in particolare Parvus flos, cooperativa agricola biologica che a Radicondoli produce basilico e suoi derivati (pesto), piante aromatiche in serre geotermiche; Vapori di Birra, il primo birrificio artigianale in Italia che, a Sasso pisano, impiega il calore derivante dal vapore geotermico come fonte primaria di energia per il processo brassicolo; Serraiola Wine, azienda agricola a conduzione familiare sin dalla fine degli anni ’60 che si estende nel Comune di Monterotondo Marittimo per 40 ettari, privilegiando colture viticole e olivicole oltre che il fotovoltaico, grazie a un impianto per l’approvvigionamento di elettricità.

Un impegno che adesso può continuare, dopo il recente riavvio a tutti quegli eventi – sagre, feste, manifestazioni ed eventi – che contribuivano al contatto con il consumatore finale.

In particolare, già oggi, un gruppo di 18 studenti di Unisg – l’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo – visiterà proprio una delle aziende premiate da Legambiente, ovvero l’azienda Parvus flos di Radicondoli, nell’ambito di un viaggio di istruzione in Toscana nelle province di Siena e Grosseto, compreso nel piano di studi del terzo anno della laurea triennale in Scienze e culture gastronomiche accompagnati dalla tutor Gloria Bernardi.

Un rapporto, quello tra Ccer e Unisg che dura ormai da molti anni, tanto che, nel recente passato, proprio l’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo aveva identificato come sedi didattiche dell’ateneo le aziende della Ccer.

Ma la Comunità sta muovendosi anche a livello di territorio.  È di questi giorni la notizia che sarà proprio la Ccer a fornire i prodotti per un “ristoro” all’interno di una delle attività previste dal Festival Valdicecina outdoor, una tre giorni (24-26 settembre) all’insegna del turismo alla scoperta delle bellezze e delle potenzialità del  territorio, organizzato dall’Unione montana Alta Valdicecina e dal Consorzio turistico Volterra Valdicecina.

In particolare, sarà possibile gustare i prodotti della Ccer al momento del ristoro (presso “Il Capannone”, costo fissato a € 10,00) per i partecipanti alla “Biciclettata in Berignone”, un ciclotour all’interno della Riserva naturale di Berignone che si svolgerà il giorno 25 settembre.

Una ripartenza, insomma, all’insegna del buon cibo, pulito, giusto e sostenibile, nel pieno della storia e della tradizione della Comunità del cibo ad energie rinnovabili.