Nel 2016 il livello più alto, pari al 21% del plafond annuale

Geotermia, in 3 anni oltre 100 milioni di euro in appalti per le imprese toscane

E in futuro? Enel green power: «Investimenti e ricadute economiche dipenderanno anche dalle decisioni politiche in materia di zonizzazione e di possibili sviluppi della geotermia»

[11 Aprile 2017]

Dei circa 150 milioni di euro in appalti investiti annualmente da Enel green power nel 2016 per l’efficientamento e la manutenzione degli impianti geotermici toscani il 21% è stato vinto da imprese locali, con ricadute economiche pari a 32 milioni di euro: una percentuale in crescita rispetto agli anni precedenti, con un 15% segnato nel 2014 e un 19% raggiunto nel 2015.

Sono queste le stime emerse dall’incontro annuale che ha riunito i responsabili geotermia di Enel green power e i sindaci geotermici, a due anni dalla firma del primo Protocollo totalmente “local content” siglato da Egp e dai Comuni geotermici della cosiddetta area tradizionale (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo, Radicondoli, Chiusdino). Scopo del protocollo era la massimizzazione delle ricadute socio-economiche e occupazionali a favore delle imprese locali, un obiettivo che di anno in anno si fa più concreto: complessivamente, negli ultimi tre anni sono stati infatti 100,1 milioni gli euro ricaduti sulle aree geotermiche toscane.

Quale sarà la direzione di marcia in futuro? «Durante l’incontro si è precisato che nel 2017, così come nei prossimi anni – dichiarano da Enel green power – l’andamento degli investimenti e delle ricadute economiche sui territori dipenderà anche dalla capacità delle imprese di proseguire nel processo di crescita e di specializzazione, con particolare riferimento al settore elettromeccanico, ma anche dalle decisioni politiche e istituzionali in materia di zonizzazione e di possibili sviluppi della geotermia in Toscana». Decisioni sulle quali è attesa una valutazione definitiva da parte della Regione Toscana, dopo che la risoluzione “in merito alla definizione delle aree non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia geotermica in Toscanaè stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso febbraio.

In attesa che venga fatta chiarezza nel merito dal governo regionale, dai territori geotermici arriva un’apertura positiva: il tavolo tra Egp e sindaci ha confermato l’adesione al Protocollo “local content” da parte dei tre Comuni amiatini sede di impianto geotermico, obiettivo inseguito da un anno in modo da incrementare le ricadute economiche anche per le imprese attive nell’area amiatina. «I sindaci di Santa Fiora Federico Balocchi, di Arcidosso Jacopo Marini e di Piancastagnaio Luigi Vagaggini hanno firmato l’intesa e dal 2017 – spiegano da Enel green power – saranno a tutti gli effetti dentro il percorso per la promozione di iniziative finalizzate alla massimizzazione delle ricadute socio-economiche ed occupazionali locali».