Enel taglierà le proprie emissioni del 70% entro il 2030
L'attuazione di questa strategia aiuterà l’azienda a portare al 62% la quota di energia generata da rinnovabili già entro il 2021
[18 Settembre 2019]
La transizione verso modelli di business più sostenibili non solo è possibile, ma anche redditizia come mostra il caso dell’italiana Enel: nel luglio di quest’anno il gruppo si è dato l’obiettivo di portare le emissioni a zero entro il 2050, in modo da contribuire a contenere l’aumento della temperatura globale a un massimo di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali come previsto dall’Accordo sul clima di Parigi. Come tappa intermedia, oggi Enel ha assunto un impegno in più, quello di ridurre del 70% le proprie emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030 rispetto ai valori del 2017 (ovvero scendere a 125g di emissioni di CO2 per kWh nel 2030 dai 411g dell’anno 2017), confermandosi quale early adopter dell’obiettivo di riduzione delle emissioni in linea con l’aggiornamento dell’aprile 2019, certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi). Enel si è inoltre impegnata a ridurre del 16% le proprie emissioni indirette associate alla vendita di gas naturale sul mercato retail entro il 2030, rispetto ai dati dell’anno 2017.
«Il cambiamento climatico, che è uno dei temi più critici della nostra epoca – sottolinea Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel – rappresenta una grande sfida ma anche un’incredibile opportunità, dato che le rinnovabili contribuiscono in modo significativo alla crescita di Gruppo e la sostenibilità è uno dei motori principali della creazione di valore. La nostra strategia è finalizzata a rispondere agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite producendo valore finanziario e contribuendo nel contempo alla creazione di una società a emissioni zero».
L’azienda sta facendo notevoli progressi verso il raggiungimento di questo obiettivo e nel 2018 ha ridotto le emissioni di gas serra per kWh del 21% rispetto al 2007. Il gruppo inoltre, attraverso Enel green power, che è ora il più grande player mondiale privato (anche se quasi un quarto del suo capitale sociale è in mano al ministero dell’Economia italiano) nelle rinnovabili, vanta attualmente oltre 43 GW di capacità rinnovabile gestita a cui ne aggiungerà circa 11,6 GW entro il 2021 (pari a un aumento di oltre il 25%), riducendo nel contempo la capacità termoelettrica di circa 7 GW dagli oltre 46 GW attuali (con una diminuzione di oltre il 15%). L’attuazione di questa strategia aiuterà l’azienda a portare al 62% la quota di energia generata senza emissioni entro il 2021.