Enel, nel 2022 crescono gli utili e cala l’indebitamento

Starace: «Questo ci permetterà di continuare ad implementare i nostri investimenti nella generazione rinnovabile e nelle reti»

[10 Febbraio 2023]

Il Cda di Enel ha esaminato ieri i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2022, che mostrano una variazione positiva rispetto all’anno precedente.

I ricavi ammontano a 140,5 miliardi di euro, in aumento di 54,8 miliardi di euro (+63,9%), per cause prevalentemente riconducibili – in un contesto di prezzi medi crescenti – ai maggiori volumi di energia prodotti ed intermediati, come alle maggiori quantità vendute (soprattutto in Italia e Spagna).

Il miglioramento del margine derivante dalla generazione termica e dalle attività di trading ha compensato la significativa diminuzione della produzione idroelettrica, legata alla scarsa idraulicità dell’esercizio registrata in Italia e Spagna, ed ha permesso di assorbire la variazione negativa, sui mercati finali in Europa, connessa ai maggiori costi di approvvigionamento non pienamente traslati alla clientela.

Non a caso anche gli utili migliorano, ma in modo decisamente meno marcato rispetto ai ricavi. Nell’ultimo anno, per Enel l’Ebitda ordinario ammonta infatti a 19,7 miliardi di euro, in aumento di 0,5 miliardi di euro rispetto al 2021.

L’indebitamento finanziario netto a fine 2022 è invece pari a 60,1 miliardi di euro. Si tratta di un dato in aumento rispetto ai 51,7 miliardi di euro rilevati nel 2021 (+16,2%), ma al contempo in riduzione significativa rispetto al 30 settembre 2022, per effetto dei positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, del parziale riassorbimento sul capitale circolante netto degli effetti generati da alcuni provvedimenti governativi, delle operazioni di dismissione degli attivi essenzialmente in Russia, Cile e Brasile, nonché per il miglioramento dei tassi di cambio nell’ultimo trimestre.

«I risultati preliminari del 2022 – commenta l’ad Francesco Starace – dimostrano la resilienza del gruppo Enel, che, grazie alla robustezza del proprio modello di business integrato, ha raggiunto un Ebitda ordinario di 19,7 miliardi di euro, superando la guidance comunicata ai mercati finanziari, nonostante l’avverso contesto geopolitico, energetico ed economico e tutelando, al contempo, i nostri clienti finali dallo shock dei prezzi energetici derivante dalla crisi del gas. Inoltre, grazie all’efficiente gestione finanziaria e all’esecuzione del piano strategico presentato ai mercati, l’indebitamento finanziario netto di gruppo si è ridotto sensibilmente nell’ultimo trimestre dell’anno e continuerà a decrescere in modo sostanziale anche nel corso del 2023, rafforzando ulteriormente la nostra solidità finanziaria. Questo ci permetterà di continuare ad implementare i nostri investimenti nella generazione rinnovabile e nelle reti per supportare la transizione verso fonti di energia sempre più sostenibili e favorire l’indipendenza energetica nei Paesi in cui operiamo».

Un recentissimo esempio arriva dall’avvio del cantiere 3Sun di Catania dove, grazie ad un investimento da 600 mln di euro, Enel realizzerà la più grande fabbrica di pannelli solari in Europa. Guardando invece al contesto globale, nel corso del 2022 Enel – che si conferma il più grande operatore privato al mondo nel comparto delle fonti rinnovabili – ha installato da sola più impianti rinnovabili (+5.223 MW) di quelli aggiuntivi che l’Italia intera ha saputo ospitare sul proprio territorio (+3.036 MW).