Economia circolare toscana, a riciclo ogni anno 42mila tonnellate di imballaggi in plastica

Vertici Corepla in visita alla Revet. Canovai: «La Toscana riesce a finalizzare la raccolta differenziata»

[26 Luglio 2016]

Lo stabilimento Revet raccoglie, seleziona e prepara per il riciclo le raccolte differenziate di oltre l’80% delle raccolte differenziate toscane e da anni, grazie anche al sistema consortile e alle aziende di igiene urbana socie, prepara per il riciclo gli imballaggi in plastica raccolti in modo differenziato dai cittadini toscani. Per osservare più da vicino le dinamiche di questa realtà d’eccellenza il presidente uscente del consorzio Corepla Giorgio Quagliuolo e il direttore generale Massimo Paravidino, hanno visitato lo stabilimento di Pontedera.

Nel 2015  in tutta Italia sono state raccolte circa 900.000 tonnellate di imballaggi in plastica, 15,1 Kg per abitante all’anno (erano 13,9 nel 2014). Un contesto nel quale la Toscana appare tra le regioni virtuose, con 17,5 kg/ab/anno (+10,6% rispetto al 2014). «La raccolta differenziata e il riciclaggio degli imballaggi in plastica – spiegano da Corepla – rappresentano quindi una nuova ma già consolidata frontiera industriale, in grado di aumentare posti di lavoro e contribuire a uno sviluppo tecnologico innovativo e pulito, a vantaggio del clima e dell’ambiente».

Già oggi, questo è più vero in Toscana che altrove. «Siamo molto soddisfatti di questa vista – spiega il presidente di Revet, Alessandro Canovai (nella foto) – perché dimostra l’attenzione nei nostri confronti da parte di Corepla e del presidente uscente Giorgio Quagliuolo, che ci teneva a venire anche se ormai prossimo alla scadenza del mandato. Anzi cogliamo l’occasione per fare i nostri migliori auguri al nuovo presidente Antonello Ciotti, appena eletto. Del resto grazie a un consolidato rapporto tra Corepla e Revet la Toscana riesce a finalizzare la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, consentendo ogni anno il riciclo di oltre 42mila tonnellate di materiale».

Materiali che diventano poi nutrimento per un riciclo a km zero: una fetta importante di queste migliaia di tonnellate viene riciclata infatti direttamente in Toscana, all’interno dell’impianto di Revet Recycling, che dunque realizza un vero e proprio riciclo di prossimità per tutti quegli imballaggi che contengono le cosiddette poliolefine. «Con il granulo ottenuto dal riciclo di questi polimeri – spiega l’amministratore delegato di Revet e Revet Recycling, Emanuele Rappa – i nostri clienti possono stampare articoli per la casa, componenti per l’automotive, prodotti per il giardinaggio e per l’irrigazione, compostiere, tegole e piastraelle… di fatto qualsiasi oggetto stampato ad iniezione».