Siglato un accordo tra Aisa impianti, Fraternita dei laici, Coldiretti e Agrimacchine

Economia circolare, il compost Amelia sarà impiegato nei terreni delle Tenute di Fraternita

Cherici: «La centrale Zero spreco per il recupero dei nostri rifiuti va a supporto dell’agricoltura con questa importantissima sperimentazione»

[18 Aprile 2023]

Ad Arezzo le rotte dell’economia circolare s’incrociano con una storia secolare, quella della Fraternita dei laici – istituzione fondata nel 1262 per aiutare i più bisognosi –, nelle cui Tenute verrà adesso impiegato il compost “Amelia” di Aisa impianti.

Sfalci, potature e scarti organici (Forsu) in entrata al polo aretino di San Zeno, dove la partecipata pubblica Aisa impianti valorizza i rifiuti generati sul territorio, troveranno così nuova vita in agricoltura.

L’iniziativa nasce da un accordo, siglato ieri, tra Aisa e la Fraternita insieme a Coldiretti e Agrimacchine, prevedendo anche un monitoraggio della qualità del terreno e dei prodotti prima e dopo l’utilizzo del fertilizzante biologico, coinvolgendo l’Università di Siena.

«Sono molto soddisfatto perché ad Arezzo la centrale Zero spreco per il recupero dei nostri rifiuti, tra cui anche la raccolta differenziata dell’organico, va a supporto dell’agricoltura con questa importantissima sperimentazione che è l’utilizzo del compost biologico Amelia – spiega il presidente di Aisa impianti, Giacomo Cherici – È molto importante perché spostiamo ancora di più l’asset industriale verso rami di azienda che vanno nella direzione del recupero di materia».

A breve è previsto anche il completamento del biodigestore anerobico in grado di valorizzare 35mila t/a di rifiuti organici – un impianto centrale nel piano industriale che ha avuto il via libera della Regione Toscana nel 2020 –, dai quali sarà in grado di recuperare anche biometano oltre al compost.

«Tutto ciò senza sprechi, perché a sostegno di questi processi industriali che sono energivori, abbiamo la linea di recupero energetico del termovalorizzatore che ci da l’energia necessaria per abbattere tutti i costi ed avere processi industriali nell’economia circolare», aggiunge Cherici.

Pierluigi Rossi, primo rettore della Fraternita dei Laici, parla con orgoglio di «agricoltura rigenerativa: questo è il primo esperimento effettivo e concreto che stiamo realizzando qui ad Arezzo. Il suolo agricolo, attraverso un’agricoltura intensiva e con l’uso massiccio di pesticidi e fertilizzanti, ha ridotto il carbonio organico e tutti i vegetali che nascono in quel terreno hanno un potere nutrizionale inferiore».

Per questo l’impiego di compost è particolarmente utile: oltre a garantire una nuova vita ai rifiuti organici, restituisce materiale organico e dunque fertilità al suolo. Non a caso Coldiretti ha firmato lo scorso febbraio un accordo ad ampio spettro con Aisa per promuovere l’impiego del compost Amelia, ceduto ad un prezzo simbolico di un 1 euro a tonnellata.

«Abbiamo grossi problemi di impoverimento dei nostri terreni per cui la sostanza organica è strategica e fondamentale per ottenere un arricchimento della nostra materia prima, che è il terreno e la terra – evidenzia adesso il direttore di Coldiretti Arezzo, Raffaello Betti – Con questa operazione lo possiamo fare e attraverso le Tenute di Fraternita e la Fraternita dei laici avremo l’opportunità anche di fare un progetto col quale dimostrare che questa crescita di materia organica sul terreno potrà aumentare attraverso l’utilizzo del compost ‘Amelia’ di Zero spreco».