E la deputata Rossella Muroni annuncia una mozione sul tema in Parlamento

È in Calabria la prima città italiana ad aver dichiarato lo stato di emergenza climatica

Una svolta che parte dai ragazzi di Friday for future: «La città si è posta capofila in quella che auspichiamo potrà essere una presa di coscienza chiara e risoluta» a livello nazionale

[7 Maggio 2019]

Mentre il Regno Unito da pochi giorni è diventato il primo stato al mondo a dichiarare l’emergenza climatica, ieri nelle edicole italiane due giornali di respiro nazionale sbeffeggiavano i rischi del riscaldamento globale scambiando l’emergenza confermata dal 97% degli scienziati climatici con un’ondata di freddo anomalo. Ma la notte non è così fonda come potrebbe sembrare: delle avanguardie stanno ormai prendendo piede anche nel nostro Paese, come testimonia l’esperienza di una cittadina di 20mila abitanti in provincia di Cosenza (Calabria): «Oggi Acri – informano i ragazzi del movimento Friday for future locale – è la prima e al momento unica città italiana ad aver dichiarato lo stato di emergenza climatica».

A certificarlo c’è un atto del Comune, guidato dal sindaco di centrosinistra Pino Capalbo, approvato il 29 aprile all’unanimità e divulgato ieri da Friday for future. L’iniziativa prende le mosse a seguito dello sciopero globale – partecipato in Italia come in nessun altro Stato al mondo – del 15 marzo, richiamato sin dalle premesse nella delibera comunale, che è portato alla mozione approvata nei giorni scorsi attraverso la quale il Comune «ha riconosciuto alla lotta al cambiamento climatico un ruolo prioritario all’interno dell’agenda politico-amministrativa. La città si è posta capofila in quella che auspichiamo potrà essere una presa di coscienza chiara e risoluta, che dal centro della Calabria possa propagarsi alle altre città e quindi alla Nazione intera – commentano da Friday for future Acri – Naturalmente il nostro impegno non si fermerà qui: alle parole devono susseguire le azioni, il non agire non è più condotta ammissibile». Su questo punto si misureranno anche gli impegni dell’amministrazione comunale, dato che nella delibera si è impegnata ad «attenersi alle direttive contenute nell’Accordo di Parigi, in particolar modo per quanto riguarda gli investimenti volti alla riduzione delle emissioni di gas serra».

«Il mese di maggio sarà cruciale – aggiungono dal Fff locale – venerdì 24 si terrà la seconda manifestazione globale, ancora più grande, ancora più partecipata: a venti giorni da quella data sono oltre 3000 le città che hanno già aderito e il numero è in crescente aumento. Potrebbe essere per proporzioni e tematiche uno degli eventi più rilevanti del nuovo millennio. Acri certamente non mancherà l’iniziativa».

L’auspicio è che nel mentre la scelta virtuosa di questa cittadina della Calabria possa essere d’esempio anche a livello nazionale. L’occasione si presenterà molto presto: «Come già annunciato – dichiara Rossella Muroni, parlamentare LeU ed ex presidente di Legambiente – presenterò alla Camera una mozione per dichiarare l’emergenza climatica anche in Italia e impegnare il governo su fronti strategici quali: energia, trasporti, edilizia, uscita dai sussidi fossili e stop al consumo delle risorse naturali. Una mozione che pensa al futuro del Paese e che spero trovi una ampia convergenza».