Depurazione, a che punto sono gli sforzi della Struttura commissariale a un anno dall’insediamento

Ad oggi si contano 89 interventi in corso di attuazione e 7 i cantieri terminati. Nel mentre paghiamo sanzioni europee da 165mila euro al giorno

[11 Maggio 2021]

Per rimediare in particolare a  un’infrazione europea – la 2004/2034 con sentenza di condanna C-251/17 – che costa 165.000 euro al giorno di multe comunitarie a causa di ampi deficit nella depurazione delle acque reflue italiane, da un anno esatto sono al lavoro il commissario unico alla depurazione Maurizio Giugni (affiancato dai sub commissari Stefano Vaccari e Riccardo Costanza). A che punto siamo?

La Struttura commissariale informa oggi che sono 89 gli interventi in corso di attuazione e 7 i cantieri terminati, per un carico generato complessivo di circa 5,2 milioni di abitanti equivalenti. La messa in regola degli agglomerati in infrazione comunitaria per il mancato trattamento delle acque reflue urbane – un’operazione monstre – dunque prosegue, e si potrà incrementare anche con il Pnrr che destina oltre 600 milioni di euro al tema della depurazione.

«Credo che in questo tratto di strada – afferma Giugni – abbiamo gettato le basi fondamentali, amministrative e tecniche, per un lavoro sempre più efficace negli anni a venire, quando arriveranno a una fase cruciale tantissimi interventi. Per vincere questa sfida avremmo bisogno di fasi di attraversamento procedurale più semplici e che vengano chiariti alcuni nodi quali la gestione dei depuratori dopo la realizzazione. La nostra sfida non è soltanto quella della riduzione di costi per lo Stato, ma quella di contribuire a migliorare le condizioni ambientali e lo sviluppo territoriale, in linea con gli obiettivi del Pnrr».

Scattando un’istantanea sullo stato di avanzamento delle attività, sono oggi aperti 19 cantieri per la realizzazione di sistemi fognari, di collettamento  e depurazione. Quindici sono in Sicilia, uno in Calabria e tre nel Lazio. Sedici le gare di lavori in corso, la maggior parte (13) sempre in Sicilia, maggiore destinataria delle infrazioni. Sono complessivamente 54, invece, i progetti disponibili, tra quelli esecutivi e in corso di definizione. Quasi cento, quindi, i luoghi in cui la Struttura commissariale sta operando per rimediare alla salitissima condanna europea C-251/17.

Con una postilla: alle due procedure d’infrazione su cui è intervenuta una sentenza di condanna (la 2004/2034 e la 2009/2034 sulle aree sensibili) si aggiungerà a breve l’attuazione degli interventi finalizzati a superare ulteriori due procedure in fase istruttoria (2014/2059 e 2017/2181), ampliando di molte decine di unità le procedure in capo alla Struttura.