De Girolamo (Cispel) a greenreport: ecco le proposte per il nuovo governo regionale

«In 5 anni e con le politiche giuste possibile raggiungere elevati standard ambientali»

[1 Luglio 2015]

Completare le riforme e dare un assetto definitivo e stabile alla Toscana, ecco a cosa servono i prossimi cinque anni di Governo. Con le politiche giuste sarà possibile raggiungere elevati standard ambientali, energetici e sociali previsti dalle indicazioni europee e dalle leggi nazionali e regionali, e su questi punti si concentrano le proposte avanzate recentemente alla Regione nel corso dell’assemblea annuale di Confservizi Cispel Toscana.

Il programma di governo è convincente, e andrà tradotto con maggiore precisione nel nuovo Piano di Sviluppo Regionale. Le nostre proposte si concentrano in sintesi su tre punti, partendo dal presupposto che i servizi pubblici locali possono e devono essere uno dei principali motori della ripresa, essendo stati in grado, pur sotto crisi, di generare ricchezza, investimenti ed occupazione.

Rifiuti e edilizia residenziale pubblica sono i settori che attendono le riforme più urgenti. Nei rifiuti si sta presentando l’occasione giusta per ridisegnare una regolazione coerente e per un maggiore ruolo del Governo regionale nelle decisioni sugli impianti strategici regionali, dopo il passaggio delle competenze relative dalle province alle regioni. La riforma dell’Arpat è urgente, e può arrivare sulla spinta della riforma delle agenzie ambientali a livello nazionale. Adeguare il settore alle nuove esigenze di un welfare moderno, superando una normativa antiquata e frammentata, è l’obiettivo principale da raggiungere nell’Erp. Sulla base infine della positiva esperienza della Autorità Idrica Toscana è possibile al 2020 definire un’unica autorità regionale di regolazione nei settori acqua, rifiuti, trasporti e gas.

Al centro dei settori chiave occorrono scelte di politiche industriali e sostegno agli investimenti. Un Fondo di rotazione per sostenere gli investimenti di infrastrutture pubbliche in tutti i settori a livello regionale, sulla base delle modifiche a livello nazionale, dove si stanno definendo strumenti importanti come il Green Act, la legge sugli incentivi energetici, la delega ambientale; servono incentivi e finanziamenti al mercato del riciclaggio, un uso accorto dei Fondi Europei per la Green Economy e le Smart City. Rafforzare il distretto del riciclaggio toscano, promuovere innovazione, ricerca e politica industriale nella direzione dell’economia circolare è una delle proposte centrali avanzate al Governo regionale. Con gli enti locali, la Regione Toscana deve comporre un tavolo di regia per accompagnare i processi di concentrazione delle imprese di servizio pubblico locale, con l’obiettivo di costruire l’industria toscana dei servizi, quotarla in Borsa e creare un polo industriale forte e competitivo.

Infine sburocratizzazione e semplificazione. Un ottimo punto di partenza sul quale continuare a lavorare è il Semplificatoscana. Questo è probabilmente il contributo principale che il Governo della regione può dare alla ripresa economica, perciò va perseguito sino in fondo.

di Alfredo De Girolamo* per greenreport.it

* presidente di Confservizi Cispel Toscana, @degirolamoa