Dalla raccolta differenziata nel multimateriale a nuova vita: il viaggio del poliaccoppiato in Toscana

Ecco come un’economia circolare a “Km zero” recupera cellulosa, alluminio e polietilene dai cartoni per bevande e alimenti

[10 Agosto 2022]

I cartoni per bevande e alimenti in materiale poliaccoppiato (come il Tetra Pak) sono imballaggi sempre più diffusi, ma particolarmente complessi da avviare a riciclo. In Toscana è possibile farlo, ma è necessario il contributo di tutti, a partire dai cittadini chiamati a svolgere una raccolta differenziata di qualità.

Come spiega Gionni Ueid – il personaggio interpretato dal comico toscano Jonathan Canini, nella nuova campagna di comunicazione elaborata da Toscana circolare –, l’imballaggio in poliaccoppiato è un materiale composito, realizzato a partire da fibre di cellulosa, polietilene e alluminio. Dove si butta, quindi? La risposta in Toscana è semplice: nel multimateriale, insieme ad altri imballaggi come quelli in plastica o in metallo.

A quel punto i cartoni in poliaccoppiato vengono raccolti, ulteriormente selezionati dagli impianti Revet fino ad ottenere materiale omogeneo e compattato, che in accordo con il consorzio nazionale di riciclo di carta e cartone (Comieco) viene trasferito in lucchesia nelle cartiere Lucart, che sono in grado di separare e riciclare l’intera fibra di cellulosa (circa il 75% in peso di ogni confezione) per creare nuovi prodotti tissue (tovaglioli, fazzoletti, asciugami, carta igienica) di alta gamma, oltre a recuperare anche l’alluminio e il polietilene.

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  • Gionni Ueid e il toast poliaccoppiato