Dal Pnrr 25,3 mln di euro per realizzare teleriscaldamenti nella Toscana della geotermia

Dal ministero dell’Ambiente via libera al progetto di Piancastagnaio e a quello avanzato congiuntamente dai Comuni di Arcidosso e Castel del Piano insieme ad Enel green power

[27 Dicembre 2022]

Oltre un ottavo di tutti i fondi previsti dal Piano nazionale di recupero e resilienza (Pnrr) per sviluppare reti di teleriscaldamento in Italia è in arrivo nella Toscana della geotermia: in totale si parla di 25,3 mln di euro, per i quali è arrivato il via libera dal ministero dell’Ambiente col decreto 435 del 23/12/22.

Per la realizzazione di nuove infrastrutture di teleriscaldamento o per l’ampliamento di quelle esistenti, il Pnrr ha messo in palio 200 mln di euro a livello nazionale, destinandone 50 per i progetti più piccoli (entro 10 mln di euro) e 150 al resto.

Guardando ai progetti più piccoli, l’unico toscano che il ministero ha inserito tra quelli ammissibili e finanziabili è quello avanzato dal Comune geotermico di Piancastagnaio, cui è stato concesso interamente l’incentivo richiesto, pari a 4.626.906 euro: come spiegano direttamente dall’Amministrazione comunale, tali risorse saranno destinate a realizzare i rimanenti due lotti della rete di teleriscaldamento alimentata dai cascami delle centrali geotermoelettriche.

Il primo lotto è stato inaugurato lo scorso febbraio, portando grandi vantaggi ambientali e socioeconomici. Il teleriscaldamento di Piancastagnaio permette infatti alla cittadinanza di risparmiare circa il 50% per i costi del riscaldamento e dell’acqua calda rispetto all’impiego di caldaie a gas; al contempo, al clima risparmia inoltre l’emissione in atmosfera 3.700 ton/anno di CO2, oltre a tutti gli inquinanti legati alla combustione dei combustibili fossili. L’infrastruttura non a caso ha riscosso subito un grande successo: oltre a numerose utenze private teleriscalda già gli edifici scolastici, la caserma dei Vigili del fuoco e il convento San Bartolomeo. Grazie ai fondi Pnrr, ora questi benefici potranno ampliarsi ulteriormente sul territorio.

«Tale importantissimo risultato è stato ottenuto grazie alla determinazione ed alla tenacia con le quali il Comune di Piancastagnaio ha, sin dalle prime informazioni ricevute sulla predisposizione del bando, interagito con il ministero dell’Ambiente, portando avanti le proprie istanze. Infatti – aggiungono dal Comune – si ricorda come, nella prima stesura dell’avviso per la partecipazione al bando di finanziamento le pubbliche amministrazioni non fossero incluse fra i soggetti beneficiari, riservando i finanziamenti alle sole imprese private. Ed è quindi con soddisfazione che possiamo dire che il Comune di Piancastagnaio si è fatto primo portavoce delle esigenze sue e di moltissimi altri Enti, che oggi possono giustamente beneficiare di contributi finanziari essenziali per la realizzazione di importanti investimenti nel settore del teleriscaldamento».

Guardando invece ai progetti di teleriscaldamento oltre la soglia dei 10 mln di euro, l’unico toscano inserito tra quelli ammissibili e finanziabili è quello avanzato dall’Associazione temporanea di imprese (Ati/Rti) composta dal Comune di Arcidosso (capofila), dal Comune di Castel del Piano e da Enel green power: anche in questo caso il ministero dell’Ambiente ha concesso interamente l’incentivo richiesto, pari a 20.764.280 euro.

Alcuni progetti toscani di teleriscaldamento geotermico risultano invece ad oggi ammissibili ma non finanziabili: si tratta di quelli avanzati dal Comune di Radicondoli (con incentivi richiesti per 4.071.474 euro), dal Comune di Montieri (3.931.480 euro) e dall’Ati/Rti composta dal Comune di Chiusdino e da Enel green power (4.543.263 euro).

Infine, per completare il quadro toscano, risultano non finanziabili e neanche ammissibili i progetti avanzati da Amiata energia spa (con richiesta di incentivi pari a 428.781 euro), da Fonti rinnovabili di Montecatini (8.009.748 euro) e dal Comune di Piazza al Serchio (573.500 euro).