CoSviG società in house, come sta cambiando il ruolo del Consorzio a servizio dei soci

Castelnuovo Val di Cecina attiva il nuovo servizio di back-office. Il sindaco Ferrini: «Il Consorzio ha un ruolo importante per portare avanti linee strategiche comuni nell’area geotermica, ora la sfida è intercettare fondi europei»

[23 Aprile 2021]

Il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG) ha completato da pochi mesi un percorso, nato a partire dal 2016 su volontà dei Comuni soci ma concretizzato a partire dal 2020, che l’ha portato a diventare una società in house riconosciuta dall’Anac: i soci che ne fanno richiesta possono dunque impiegarla per lavorare in loro nome e conto. Il Comune di Castelnuovo Val di Cecina ad esempio sta attivando un servizio di back-office in collaborazione con CoSviG.

«Si tratta di un sevizio di supporto tecnico-amministrativo, cui la Giunta comunale – spiega il sindaco Ferrini – ha deliberato di avvalersi e che inizierà a brevissimo. Quasi tutti i Comuni hanno attivato questo servizio, sia perché molti processi che portiamo avanti hanno attinenza con le attività geotermiche (si pensi ad esempio alla gestione del teleriscaldamento) sia perché molte attività sono già integrate con CoSviG, dalla predisposizione dei bandi alla gestione dei fondi geotermici».

«Sono felice che la collaborazione coi Comuni soci stia non solo andando avanti ma consolidando grazie alla strada che abbiamo intrapreso con il riconoscimento in house – commenta il presidente del CoSviG, Emiliano Bravi – L’avvio di questa collaborazione mostra quanto sia stato importante il lavoro svolto dal Consorzio nell’ultimo anno e mezzo, dato l’apprezzamento dei soci che restano sempre il nostro riferimento».

Per capire meglio il rinnovato ruolo del Consorzio a servizio dei Comuni abbiamo chiesto un approfondimento proprio al sindaco di Castelnuovo Val di Cecina, Alberto Ferrini.

Per l’avvio del servizio di back-office è stato utile il riconoscimento di CoSviG quale società in house?

«Sì, finalmente dopo molte lungaggini burocratiche che hanno in qualche modo ritardato il processo siamo riusciti a definire CoSviG come società in house, che adesso diventa un supporto operativo dei Comuni per tutta una serie di attività. Il Consorzio svolge un ruolo importante soprattutto nella fase che stiamo vivendo, caratterizzata sì da opportunità ma anche da molte criticità: CoSviG unisce tutti i Comuni geotermici e consente di portare avanti delle linee strategiche comuni nell’area, un ruolo che avrà sempre maggiore importanza».

Quali ritiene siano le priorità da portare avanti, quanto a linee strategiche comuni?

«In primo luogo la viabilità, su cui ora dobbiamo stringere. C’è una progettualità avviata insieme alla Regione per l’impiego dei fondi geotermici nella risoluzione di problemi contingenti, penso ad esempio agli interventi sui movimenti franosi che gravano sulle strade provinciali e dove qualcosa finalmente è iniziato a muoversi. Ma sul fronte della viabilità credo sia importante andare oltre la gestione dell’ordinario, penso ad esempio – guardando alle principali criticità aperte nell’area geotermica tradizionale – all’ammodernamento dei tracciati della strada 439 Sarzanese Valdera: qui il contesto è cambiato, perché la strada è tornata nelle competenze statali e quindi dovremo accelerare, soprattutto con la Regione Toscana, per definire molto presto una strategia comune con l’Anas e se necessario anche con il Governo. Ci sono state delle difficoltà ad avviare quest’interlocuzione con la Regione, anche per gli impegni collegati all’avvio della campagna vaccinale contro Covid-19, ma è importate capire che l’ammodernamento della 439 è di grande importanza per il territorio e che il territorio stesso sta portando avanti sforzi per contribuire a trovare le risorse economiche necessarie. Sulla viabilità credo che potremmo avere dei risultati abbastanza a breve se ci impegniamo, aspettiamo delle risposte».

Come pensa sia possibile trovarle?

«È necessario venga costituito subito un tavolo di confronto con la Regione dove sia presente il territorio. Anche perché aspettiamo delle risposte anche su un altro tema centrale che è la scadenza delle concessioni geotermiche al 2024: si tratta di un percorso che dobbiamo impostare adesso, l’incertezza sta portando ad una situazione di sofferenza le imprese dell’indotto geotermico. Questa situazione di stallo sta portando a una riduzione degli impegni da parte di Enel, il che significa meno appalti per le aziende».

La necessità di costituire un tavolo di confronto per affrontare da subito la scadenza delle concessioni è stato un tema al centro anche dell’ultima assemblea dei soci CoSviG.

«Esatto, ma nel corso di questi due mesi purtroppo non è cambiato molto: per questo occorre riprendere assolutamente in mano questa progettualità con la Regione per arrivare a dei punti fermi, che sia tramite un rinnovo delle concessioni, attraverso delle proroghe o tramite una gara che sia veloce. Non dimentichiamo che Enel ha una progettualità importante, si sta parlando di investimenti per centinaia di milioni di euro e non possiamo perdere questo treno; al contrario l’impasse che si è prodotta sulla geotermia sta generando molte preoccupazioni nelle nostre zone».

In questo contesto, quale ruolo ritiene possa svolgere CoSviG?

«Credo sia importante che il Consorzio possa rappresentare non solo il luogo d’incontro per tutti i Comuni geotermici, come accennavo poco fa, o uno strumento operativo utile ai Comuni: in prospettiva la sfida credo sia quella di renderlo in grado di intercettare fondi e risorse come quelle europee. Adesso si parla molto di quelle che confluiranno nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma attingere alle risorse europee sarà importante anche in futuro».