Cop 24, troppo poco su clima ed equità. Cgil: «Diritti umani tagliati fuori dal regolamento»

«Ci aspettiamo che il Governo apra un confronto con le parti sociali per discutere della giusta transizione e del Piano clima-energia»

[18 Dicembre 2018]

La Cop 24 che si è conclusa nei giorni scorsi in Polonia è riuscita ad adottare un insieme di linee guida per dare corpo all’Accordo di Parigi sul clima, ma si tratta di un risultato al ribasso che lascia l’amaro in bocca: non solo alle associazioni ambientaliste ma anche ai sindacati come la Cgil, che ha seguito in diretta i lavori della Cop 24 con una delegazione sul posto.

«Abbiamo perso un’altra preziosa occasione – commenta adesso la Cgil – L’adozione del Regolamento per l’attuazione dell’Accordo di Parigi e la dichiarazione di Slesia per la solidarietà e la giusta transizione sono elementi positivi, ma non sono assolutamente sufficienti». In particolare, il sindacato ritiene «estremamente grave che i diritti umani siano stati tagliati fuori dal regolamento. Quest’ultimo per essere efficace e sostenibile ha bisogno di tenere insieme l’ambizione di 1.5°C, l’equità sociale, di genere e intergenerazionale, la giusta transizione, la sicurezza alimentare, la tutela dell’ecosistema e della biodiversità, la partecipazione e i diritti delle popolazioni indigene».

Eppure la protesta condotta in Francia dai Gilet gialli proprio durante i lavori della Cop 24 ha visto la miccia accendersi per una carbon tax introdotta da Macron senza tenere adeguatamente di conto le necessarie misure di equità sociale: un episodio dal quale sarebbe stato utile trarre lezione.

Una lezione, tra l’altro, indispensabile anche per il nostro Paese. «Crediamo – sottolineano infatti dalla Cgil – che l’Italia abbia sottoscritto importanti dichiarazioni: quella di Slesia, dei paesi ambiziosi, e quella europea per rafforzare ed estendere il prezzo del carbonio, ma a tali atti devono seguire azioni concrete. Per questo, ci aspettiamo che il Governo apra un confronto con le parti sociali per discutere della giusta transizione e del Piano clima-energia. Continueremo, nei prossimi mesi, con tutto il movimento sindacale e il movimento per il clima, una battaglia per un modello di sviluppo sostenibile, equo e in linea con l’obiettivo della riduzione delle emissioni di anidride carbonica».