Per l'Italia partecipa l'Agenzia regionale recupero risorse (Arrr)

Con il progetto Ue Empower la Toscana punta a creare una rete regionale di smart city

L'obbiettivo è valutare i dati sui consumi energetici pubblici per poterli ridurre e aumentare l'efficienza energetica. Le relative emissioni di CO2 possono calare del 10%

[7 Ottobre 2020]

A Firenze è già al lavoro una smart city control room, che elabora un’impressionante quantità di dati – dal traffico all’inquinamento – per poi metterli a disposizione di amministratori e di cittadini: è in grado ad esempio di aiutare a gestire la mobilità urbana, allertare in caso di emergenze, guidare interventi rapidi. In altre parole si tratta della centrale operativa di una città intelligente, che adesso la Regione punta a migliorare attraverso il progetto europeo Empower per spingere sull’efficienza energetica, mettendo al contempo l’esperienza a disposizione delle altre città toscane.

Empower è un progetto da oltre 2 milioni di euro che riunisce nove soggetti da altrettanti stati europei, che punta a valutare i  dati sui consumi energetici pubblici (energia elettrica e gas) in modo da impostare le migliori strategie per la riduzione dei consumi e l’incremento dell’efficienza energetica; l’obiettivo è ambizioso, ovvero un taglio alle emissioni di CO2 negli edifici pubblici del 10% entro il 2021.

Per l’Italia partecipa al progetto la toscana Agenzia regionale recupero risorse (Arrr), che sta elaborando proposte per  suggerire come migliorare la smart city control room di Firenze per farne una struttura di avanguardia in tutta Europa.

L’obiettivo  è quindi creare una infrastruttura flessibile  in grado di soddisfare più esigenze: il primo soggetto su cui testarla è proprio il Comune di Firenze che ha segnalato la necessità, in particolare da parte del servizio sviluppo infrastrutture tecnologiche diretto da Gianluca Vannuccini, di implementare la piattaforma su un data center con qualità di alto livello presso il data center regionale.

Come spiegano da Arrr la Regione Toscana  (con il  settore per la Transizione al digitale e per le infrastrutture tecnologiche) ha infatti confermato l’impegno già in atto per realizzare una infrastruttura tecnologica, vale a dire una piattaforma di raccolta dati,   da mettere a disposizione degli enti locali o di altri soggetti pubblici, in modo da arrivare ad una rete regionale di smart city: sono già in previsione future implementazioni con altri comuni o su altri domini.

C?è molto del resto da lavorare: soddisfare i nostri bisogni di climatizzazione convoglia ad oggi il 47% dei consumi finali di energia nell’Ue, che solo al 19% vengono però coperti da fonti rinnovabili. Lo stesso vale in Italia, dove solo il 19,2% dei consumi energetici nel settore del riscaldamento proviene da Fer. Il resto arriva tutto da fonti fossili, che bruciando emettono CO2 (e molti inquinanti atmosferici): diminuire i consumi e migliorare l’efficienza è il primo passo per rendere più efficace il contributo delle rinnovabili.