Comieco, in Italia cresce la raccolta differenziata della carta e anche la sua qualità

Il 2019 è stato però un anno caratterizzato anche dalla depressione del mercato della carta da riciclo, dopo il crollo dei prezzi del 2018, che ha reso difficile la collocazione dei materiali raccolti

[21 Luglio 2020]

Finché la carta va, lasciala andare, ma non dimentichiamo gli scarti da riciclo e la loro gestione. Potrebbe essere questa la sintesi del nuovo rapporto di Comieco, il 25esimo: la raccolta differenziata di carta e cartone, infatti, non arresta la sua corsa e anche nel 2019 conferma il trend degli ultimi anni migliorando le performance nazionali del 3%. In tutto, 100mila tonnellate in più rispetto al 2018 per un totale di oltre 3,5 milioni di tonnellate differenziate dai cittadini con un pro-capite di 57,5 kg/ab.

I nuovi dati trovano spiegazione in due diversi fattori: da una parte l’impegno sempre crescente dei cittadini nel fare la raccolta differenziata, dall’altra una filiera efficiente – quella del riciclo – che non si è mai fermata, nemmeno in pieno lockdown, confermandosi settore essenziale per il sistema-Paese. Ma fondamentale è stato l’apporto di Comieco ispirata dal principio di sussidiarietà che ha consentito di garantire il ritiro e l’avvio al riciclo delle raccolte comunali su tutto il territorio nazionale e in qualunque condizione di mercato: il 2019 è stato un anno caratterizzato anche dalla depressione del mercato della carta da riciclo, dopo il crollo dei prezzi del 2018, che ha reso difficile la collocazione del materiale a destinazione finale. In un contesto così complesso, molti Comuni che gestivano tutta o parte della propria raccolta fuori convenzione hanno chiesto di rientrare nel circuito consortile per beneficiare della garanzia del ritiro offerta da Comieco.

Il Consorzio ha dunque gestito attraverso le convenzioni attuative dell’Accordo Anci-Conai quantità superiori rispetto agli anni precedenti: sono 2 milioni le tonnellate (delle 3,5 totali raccolte) gestite da Comieco nel 2019, ossia 600mila tonnellate in più rispetto al 2018.

Il Rapporto mette in evidenza anche il miglioramento qualitativo dei materiali a base cellulosica avviati al riciclo. Dopo alcuni anni, infatti, l’incidenza delle impurità nella raccolta differenziata di carta e cartone svolta dalle “famiglie” torna sotto la soglia del 3%, mentre viene confermata l’eccellente qualità delle raccolte sui circuiti “commerciali”. Dati importanti: la qualità all’origine è essenziale per garantire valore lungo la filiera e assicurare il riciclo efficiente della carta e del cartone.

Analizzando i dati nazionali relativi al riciclo degli imballaggi cellulosici e proiettandoli a livello europeo, si registra pertanto un consolidamento della posizione dell’Italia nell’ambito degli obiettivi di riciclo posti dalla normativa europea: il tasso di riciclo si attesta all’81%, lungo la direttrice che porta agli obiettivi previsti per il 2030 (85%). È la conferma di quanto la filiera cartaria sia un comparto trainante dell’economia circolare italiana.

Va detto poi nel dettaglio che la gestione degli imballaggi cellulosici conferma e consolida il raggiungimento degli obiettivi di riciclo (80,8%) e recupero (88,4%). A fronte di 4,9 milioni di tonnellate immesse al consumo (-1,1% sul 2018), poco meno di 4,0 milioni sono avviati a riciclo mentre 377mila tonnellate sono invece recuperati (ovvero si recupera l’energia, come nel caso dei termovalorizzatori).

In quest’ottica occorre ricordare che da ogni industria del riciclo, per quanto virtuosa, inevitabilmente esita ulteriori scarti; una legge cui non può sfuggire il comparto cartario, basti pensare al pulper e ai fanghi di cartiera (non citati esplicitamente nel rapporto Comieco). Complessivamente, per il riciclo della carta gli scarti non riciclabili ammontano a circa il 7-9% di ogni tonnellata di carta prodotta.

Rispetto al 2018, il sud Italia supera le 873mila tonnellate, pari a un +8,5%, portando a 41,8 kg la raccolta pro-capite e superando per volumi raccolti le regioni dell’Italia Centrale. A tirare le fila di questa progressione è ancora una volta la Sicilia con un +15,9%, seguita dal Molise (+12,5%) e dalla Calabria (+9,3%). Nel centro Italia sono state raccolte oltre 841mila tonnellate di carta e cartone (+2,8% vs. 2018), per una media pro-capite di 69,0 kg. La Toscana guida gli incrementi mettendo a segno un +4,4%. Malgrado il segno positivo riscontrato in tutte le Regioni, il Centro continua a pagare dazio alle problematiche nella raccolta rifiuti a Roma, che frenano il raggiungimento di risultati in linea con il potenziale. Il nord Italia si conferma filone aurifero nella raccolta differenziata di carta e cartone con 1,8 milioni tonnellate (+0,6%). In volumi il maggior azionista è la Lombardia con poco meno di 568mila tonnellate, mentre l’Emilia-Romagna si conferma leader per raccolta media pro-capite con 85,2 kg.