Come funziona la raccolta rifiuti nella Toscana del sud? La risposta in un nuovo portale

A partire da gennaio i 104 Comuni del territorio potranno monitorare quotidianamente i dati relativi a circa 160 mila attività svolte da Sei Toscana

[17 Dicembre 2019]

In un contesto dove la produzione di rifiuti urbani è tornata a crescere in Toscana come nel resto d’Italia, i servizi d’igiene urbana rappresentano un segmento particolarmente importante per la comunità, che nei 104 Comuni che compongono l’Ato Toscana sud potrà presto essere monitorato con un eccezionale livello di dettaglio: da gennaio infatti entrerà progressivamente in funzione il nuovo sistema di controllo della gestione dei servizi prestati da Sei Toscana, ovvero il gestore unico attivo sul territorio.

«Con il nuovo sistema si punta a rafforzare l’affidabilità della gestione del servizio secondo regole condivise tra tutti gli attori coinvolti, a beneficio della qualità del servizio all’utente – spiega Paolo Diprima, direttore dell’Ato – La piattaforma consentirà di avere i vantaggi funzionali e progettuali di utilizzare un ambiente di lavoro condiviso tra ente di controllo, gestore del servizio e amministrazioni locali, con un passaggio di conoscenze tempestivo. Evitare la frammentazione delle informazioni tra i vari soggetti infatti è fondamentale per costruire database comuni e standardizzati, garantendo così una maggiore trasparenza e verificabilità dell’intero sistema».

Più nel dettaglio, il sistema sarà in grado di aggiornare e organizzare quotidianamente i dati relativi a circa 160 mila attività svolte da Sei Toscana; parallelamente alla nuova piattaforma saranno attivate ulteriori forme di controllo, anche con sopralluoghi in campo, disciplinate dal nuovo regolamento, illustrato oggi a Siena nel corso di una conferenza stampa congiunta da parte di gestore e Ato.

«Questa piattaforma, voluta da Sei e Ato – commenta Leonardo Masi, presidente di Sei Toscana – è uno strumento importante per assicurare ai Comuni e ai cittadini elevati standard di qualità e trasparenza nell’erogazione dei servizi di igiene ambientale sul territorio. Il gestore unico aderisce volentieri a questo moderno sistema di controllo e valutazione delle proprie prestazioni, nella convinzione che un confronto aperto e fondato su dati oggettivi e completamente accessibili potrà contribuire al miglioramento generale dell’efficienza dei servizi offerti alle famiglie e alle imprese della nostra area».

Il contratto di servizio che regola i rapporti fra l’Ato e Sei Toscana prevede infatti un regolamento che consenta di avere un riscontro continuo delle performance e delle attività svolte quotidianamente dal gestore. La piattaforma sarà lo strumento utilizzato per monitorare come viene svolta la gestione e per verificare la presenza di eventuali scostamenti rispetto a quanto programmato. Sulla piattaforma, che si appoggia sul Sit (Sistema informativo territoriale) di Ato Toscana Sud, i Comuni avranno la possibilità di visionare tempestivamente i dati inseriti da Sei Toscana, anche al fine di riscontrare segnalazioni provenienti dagli utenti.

«I servizi e le attività oggetto di rendicontazione saranno relative alla raccolta dei rifiuti, allo spazzamento stradale, al lavaggio dei contenitori ed alle altre attività previste dal contratto, compresi i servizi accessori – conclude Giuseppe Tabani, direttore tecnico di Sei Toscana – Questo regolamento ci consentirà di avere un rapporto ancor più proficuo e trasparente con tutte le amministrazioni locali e l’autorità. Un rapporto proattivo che contribuirà a rendere i servizi sempre più efficienti e capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio», all’interno di un contesto che mostra già oggi un trend in miglioramento.

Dall’ultima indagine di customer satisfaction illustrata quest’estate da Sei Toscana emerge infatti una soddisfazione crescente da parte dei cittadini per i servizi resi su tutti i fronti, dalla gestione rifiuti allo spazzamento: rispetto alla rilevazione del 2017 risulta infatti un miglioramento di tutti i microfattori rispetto alla precedente analisi e un diffuso grado di soddisfazione per i servizi erogati condiviso da oltre il 62% degli intervistati (erano il 56% nel 2017), con il 30% degli intervistati che si dichiara comunque parzialmente soddisfatto e gli insoddisfatti che rappresentano meno dell’8% del totale.