Col progetto Natural, Lucart ha riciclato oltre 7,6 miliardi di cartoni per bevande

Nelle cartiere, dal Tetra Pak si ricava nuova carta riciclata oltre ad alluminio e polietilene

[18 Marzo 2022]

Il Tetra Pak è un materiale poliaccoppiato, ovvero costituto dalla sovrapposizione di sottili fogli di fibre di cellulosa (74%), polietilene (22%) e alluminio (4%). Un materiale complesso, prezioso per gli imballaggi ma per niente scontato da riciclare: le cartiere Lucart ci riescono da quasi un decennio, e dal 2013 hanno recuperato oltre 7,6 miliardi di cartoni per bevande, secondo i dati aggiornati oggi dalla multinazionale toscana al 2021, in occasione della Giornata mondiale del riciclo.

Grazie al progetto Natural, le fibre di cellulosa presenti nel Tetra Pak vengono convertite in Fiberpack, ovvero carta riciclata di alta qualità per usi igenici, mentre dall’alluminio e dal polietilene Lucart ottiene altri due materiali: l’Al.Pe. e il GranPlast.

«Il primo – spiegano da Lucart – viene utilizzato da partner esterni per produrre sistemi di dispensazione per la carta; il secondo, uno speciale granulo plastico realizzato nello stabilimento di Diecimo, viene invece ceduto a Newpal spa., società partecipata da Lucart e Cpr System, per la produzione di pallet di alta qualità in plastica riciclata. La recente nascita di Newpal spa consente così di chiudere completamente il cerchio del recupero dei contenitori per bevande, creando grandi vantaggi per l’ambiente e nuove opportunità di business».

Nel frattempo, nel periodo 2013-2021, solo considerando le tonnellate di carta Fiberpack riciclata nel progetto Natural, la multinazionale toscana ha contribuito sia a evitare l’utilizzo di più di 3,3 milioni di alberi, abbastanza per coprire la superficie di oltre 11.200 campi da calcio, sia a evitare l’emissione di oltre 195.000 tonnellate di CO2, l’equivalente di 1.542.208 viaggi in auto Roma-Milano.