Clima, l’Italia si sta sforzando ¼ del necessario per tagliare le emissioni al 2030
Politecnico di Milano: per rispettare l’obiettivo Ue dovremmo passare dalle 353 MtCO2 attuali a 199 MtCO2, ma continuando così ci fermeremo a 309 MtCO2
[18 Ottobre 2022]
È il stato presentato oggi la prima Zero carbon policy agenda, realizzato dall’Energy&Strategy della School of management del Politecnico di Milano, che traccia la rotta per la decarbonizzazione italiana da qui al 2030.
Per allora, in risposta alla crisi climatica l’Ue chiede di tagliare del 55% le emissioni di gas serra rispetto al 1990. Finora l’Europa nel suo complesso le ha diminuite del 26%, mentre l’Italia solo del 20%. Ma le difficoltà più grandi sono quelle che ancora ci aspettano, se non cambieremo rapidamente rotta.
Seguendo uno scenario business as usual, le emissioni complessive del Paese passerebbero nel 2030 dalle circa 353 MtCO2 attuali a 309 MtCO2, mentre per raggiungere i target normativi dovrebbero ammontare a circa 199 MtCO2 cioè circa 110 MtCO2 in meno: in altre parole il contributo alla decarbonizzazione che ragionevolmente l’Italia potrà mettere in campo, infatti, è un risparmio di sole 44 milioni di tonnellate di CO2. All’incirca un quarto del dovuto.
«Se siamo così lontani dai target – commenta Davide Chiaroni, vicedirettore dell’Energy&Strategy – è anche perché non siamo stato in grado di affrontare il tema con sufficiente trasversalità: sono almeno sei le aree di intervento che ci permetterebbero, e ci hanno finora permesso, di ridurre le emissioni e riguardano la produzione di energia rinnovabile, l’adeguamento delle infrastrutture di rete, l’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile, lo sviluppo di configurazioni efficienti (energy communities) e l’adozione del paradigma di economia circolare. Lungo ciascuno di questi pilastri, in Italia, ci si è già mossi, ma senza una visione sinergica e una sufficiente rapidità, nonostante gli investimenti (circa 17 miliardi nell’ultimo anno) e gli interventi di natura normativa che però non identificano target chiari per tutti i pilastri».
Peraltro, raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione affidandosi al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili significherebbe affrontare anche – nell’unico modo funzionale a livello strutturale – la cronica dipendenza da combustibili fossili che, soprattutto in questa fase di crisi energetica, sta portando alle stelle le bollette di cittadini e imprese.
Che fare dunque? Per colmare le distanze e avvicinarsi agli obiettivi di decarbonizzazione, dal Politecnico di Milano viene proposta al legislatore una policy agenda che identifica molteplici aree d’intervento: si va dalla necessità di predisporre una vera e propria roadmap per la decarbonizzazione con orizzonte temporale di lungo periodo (che però definisca con chiarezza anche gli obiettivi intermedi e il percorso per raggiungerli, identificando tutti gli strumenti a supporto, le leve tecnologiche disponibili e i necessari sistemi di incentivazione e finanziamento) alla semplificazione dell’iter di autorizzazione e installazione per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.