C’è il closing, Unieco ambiente passa a Iren: sottoscritta la cessione delle partecipazioni

La multiutility: «L’ingresso nel settore ambientale in Toscana, grazie alle possibilità di dialogo con gli attori del territorio, apre a importanti prospettive strategiche nell’ambito dell'economia circolare»

[17 Novembre 2020]

Dopo la conclusione della gara lo scorso giugno, Unieco ambiente è passata oggi in via definitiva a Iren ambiente: il commissario liquidatore di Unieco in liquidazione coatta amministrativa – Corrado Ubaldini – comunica infatti che sono stati sottoscritti tra Unieco/Infrastrutture leggere e Iren ambiente spa gli atti di cessione delle partecipazioni oggetto della gara di vendita della divisione ambiente di Unieco (il cosiddetto “closing”)».

È stato dunque perfezionato in via definitiva il trasferimento delle partecipazioni dopo aver ricevuto il parere favorevole degli organi di controllo della procedura (Comitato di sorveglianza e ministero dello Sviluppo economico) e il via libera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Il corrispettivo pagato da Iren ambiente per l’acquisizione di tutte le partecipazioni societarie facenti parte della divisione Ambiente allargata di Unieco è risultato pari a 121,1 milioni, di cui 90 milioni riferiti al prezzo offerto in sede di gara e 31,1 milioni a titolo di aggiustamento prezzo provvisorio.

«L’operazione – spiega il presidente di Iren, Renato Boero – permetterà al gruppo di consolidare la propria posizione tra gli operatori nazionali leader nel settore ambientale, ampliando il bacino territoriale servito e acquisendo un posizionamento strategico nella raccolta di rifiuti dell’Ato Toscana sud rafforzando, allo stesso tempo, il proprio ruolo di primario operatore in ambito nazionale nel trattamento ed avvio a valorizzazione o smaltimento dei rifiuti speciali».

Attraverso l’acquisizione di Unieco ambiente, Iren – tra le principali multiutility italiane con oltre 8.000 dipendenti e 4,2 miliardi di euro di ricavi al 2019 – diventa infatti il nuovo punto di riferimento per attività che sono distribuite su un territorio che comprende cinque regioni italiane: Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Puglia. In particolare, come sottolineano dalla multiutility, l’ingresso «nel settore ambientale in Toscana, grazie alle possibilità di dialogo con gli attori del territorio, apre a importanti prospettive strategiche nell’ambito dell’economia circolare dalle quali potranno nascere condizioni per favorire la crescita degli investimenti sui territori».

«L’acquisizione – conclude l’amministratore delegato e direttore generale di Iren, Massimiliano Bianco – consente al gruppo di rafforzare ulteriormente la propria leadership nella multicircle economy e, in particolare, nel settore ambientale estendendo la presenza territoriale in nuove aree e ampliando il know-how nel business dei rifiuti grazie all’ingresso in nuovi segmenti di mercato.

Nel merito, Iren ha presentato nel mese di settembre il proprio Piano industriale al 2025, che prevede investimenti per 3,7 miliardi di euro. Per quanto riguarda in particolare l’acquisizione di Unieco, dalla multiutility a maggioranza pubblica fanno oggi sapere che è stato definito un piano di completa integrazione societaria all’interno della struttura organizzativa di Iren ambiente, che sarà operativo già dalle prossime settimane al fine di rendere efficaci le sinergie operative già dal 2021.