Assoambiente cambia pelle, verso un’economia circolare a tutto tondo

Testa: «Si tratta di un passaggio storico per l’Associazione, che rafforza la propria rappresentanza con aziende che operano nelle filiere del riciclo»

[12 Aprile 2022]

Si alzerà domani il sipario sul nuovo assetto di Assoambiente, l’associazione che rappresenta le imprese private che svolgono servizi ambientali, gestiscono rifiuti e sono attive nell’economia circolare.

Il appuntamento ufficiale della nuova Assoambiente sarà l’evento digitale Pnrg, l’Italia dei rifiuti tra luci e ombre, che prenderà il via domani alle 11 sul portale Ricicla TV e sui canali social dell’associazione, ponendo al centro del dibattito il Programma nazionale per la gestione rifiuti, un atteso strumento di politica ambientale proposto dal ministero della Transizione ecologica e attualmente sottoposto a Valutazione ambientale strategica (Vas) e consultazione pubblica. Un tema che sta al cuore della nuova mission di Assoambiente.

«Si tratta di un passaggio storico per l’Associazione che ha alle spalle oltre 70 anni di attività – spiega il presidente Chicco Testa (nella foto, ndr) – e che da oggi rafforza la propria rappresentanza con aziende che operano nelle filiere del riciclo. Il sistema Assoambiente abbraccia ora tutto il ciclo integrato dei rifiuti: raccolta, stoccaggio, trattamento per il recupero di materia, produzione di materie e prodotti secondari, preparazione per il riutilizzo di beni, componenti e articoli, servizi e logistica utili a modelli di business ‘circolari’, bonifiche, recupero di energia per i rifiuti non riciclabili e smaltimento in discarica».

Due infatti le principali novità in questo nuovo assetto di Assoambiente. La prima vede l’integrazione di Unicircular (l’Associazione delle imprese dell’economia circolare), che da oggi diventa una delle quattro sezioni interne ad Assoambiente – Paolo Barberi, già presidente Unicircular, è oggi tra i vicepresidenti di Assoambiente – mentre la seconda riguarda l’assetto autonomo dell’associazione: Assoambiente, da componente interna di Fise, diviene oggi soggetto giuridico autonomo, pur mantenendo l’adesione alla Federazione imprese di servizi.

Si rafforza così la compagine associativa: tra adesioni dirette e tramite altri soggetti associativi, Assoambiente oggi rappresenta circa 600 imprese, con un valore di fatturato e occupazione che, per le sole imprese direttamente aderenti, si aggira intorno a 15 miliardi di euro, con circa 40.000 dipendenti.

«Un nuovo modello che consentirà di unire gli sforzi e le competenze e di essere ancora più incisivi ed efficaci anche nelle interlocuzioni con le istituzionali locali, nazionali ed europee», conclude Testa.