Assemblea ecologista: 7 punti per cominciare a costruire uno spazio politico ambientalista in Italia

“La transizione ecologica è ora! Costruiamola insieme”

[7 Febbraio 2022]

L’Assemblea Ecologista che si è tenuta a Firenze il 5/2/22, Indetta da FacciamoECO, Ecoló, Ambientalmente Lecco, Progetto Concittadino Varese, Green Italia insieme a liste civiche, sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali, associazioni, attivisti e gruppi di cittadini impegnati sul territorio, ha delineato in un documento le prossime tappe di un percorso comune. Ecco cosa si legge nelle Conclusioni dell’Assemblea:

Noi, promotori/trici dell’Assemblea Ecologista:

1 riteniamo che oggi abbiamo fatto un primo passo molto significativo ed aperto una prospettiva nuova e promettente per costruire uno spazio politico ed una rappresentanza politica ecologista in Italia, che ci impegniamo a realizzare, come delineato nel documento “La transizione ecologica è ora! Costruiamola insieme”, in uno spirito di dialogo con tutte le componenti del mondo ecologista italiano, disponibili a lavorare insieme. Porremo particolare cura nella facilitazione di iniziative in cui tutte/i possano prendere la parola, ascoltare ed essere ascoltate/i. Lavoreremo alla crescita di una cultura della trasformazione costruttiva di divergenze e conflitti, al nostro interno e nelle relazioni con altri soggetti politici.

2 Decidiamo di riconvocare una nuova Assemblea Ecologista al più tardi nel mese di maggio/giugno, per fare il punto sul percorso compiuto e l’allargamento della partecipazione.

3 Ci impegniamo entro la prossima Assemblea a completare e integrare il Documento di “La transizione ecologica è ora! Costruiamola insieme” e ad organizzare iniziative comuni nei territori e a livello nazionale, focalizzando l’attenzione sulla realizzazione del PNRR e su alcuni macro-temi tra i quali energia (produzione e consumo), mobilità, ambiente urbano e periferie, cura della biodiversità, fiscalità; ma anche su altre questioni più generali come educazione, sanità di territorio, partecipazione democratica e diritti, inclusione sociale e migrazione, Futuro dell’UE. Al fine di definire e integrare il piano di lavoro con i risultati dei lavori dell’Assemblea, ci riconvocheremo entro la fine del mese di febbraio 2022.

4 Per mettere in atto quanto sopra descritto, durante l’Assemblea e nei giorni subito successivi, continueremo a raccogliere spunti e proposte che hanno l’obiettivo di: a. descrivere in breve la nostra visione di società attraverso i macro-temi di cui sopra; b. definire, confrontarsi ed eventualmente poi selezionare, iniziative comuni e azioni specifiche da portare avanti nei prossimi mesi (che riportino anche le modalità per attuarle, tempi, risorse, ecc.).

5 Al fine di organizzare al meglio la prossima Assemblea Ecologista, le iniziative comuni, e le prossime tappe organizzative, intendiamo riunirci on-line almeno una volta al mese e continueremo con una modalità di coordinamento leggero come l’attuale da affiancare con dei referenti su temi sui quali elaborare delle proposte comuni, la comunicazione e l’organizzazione di eventi a livello locale, regionale e nazionale.

6 Inoltre, continueremo a lavorare per allargare il nostro percorso, accogliendo nuovi promotori/trici che sostengono il documento “La transizione ecologica è ora! Costruiamola insieme”. 7

7 aderiamo alla mobilitazione del 12 febbraio contro le centrali a gas e a carbone, promossa da associazioni ambientaliste, studentesche, FFF, comitati locali.

L’assemblea ecologista di Firenze puntava ad «Accendere i riflettori sulla transizione ecologica e sulla giustizia sociale, portare al centro del dibattito pubblico italiano proposte concrete e realizzabili che vadano al cuore dei problemi sui fronti strategici della decarbonizzazione, di una nuova economia sostenibile e competitiva, della formazione, della cura, dei diritti e dell’equità». Ma, come ha spiegato la deputata di FacciamoEco Rossella Muroni,  voleva soprattutto a mettere «insieme le voci che abitano il panorama ecologista italiano. E che aiuti l’ambientalismo italiano a coniugare visione, competenze e pragmatismo, proprio come sanno fare i Greens in Europa, per affrontare con radicalità la crisi climatica e costruire un futuro di benessere condiviso per cittadini e ambiente».

Quello che si vuole cercare di costruire è un soggetto politico ecologista forte che nei grandi Paesi dell’Europa occidentale dell’Ue manca solo in Italia e Spagna. Un soggetto, ci permettiamo di aggiungere, che con questa legge elettorale rischia di partire azzoppato se non troverà un accordo strategico – e non solo elettoralistico – con la parte della sinistra più ambientalista.

Quel che fa ben sperare è che l’Assemblea non si è attardata su vecchie questioni ma ha da subito evidenziato «La centralità della prospettiva della  Green Economy e della decarbonizzazione, non solo per garantire la protezione dell’ambiente, ma per creare nuove opportunità per lavori di qualità, e combattere le disuguaglianze. Con un forte impegno nel rinnovamento del sistema educativo e formativo».

Quindi, pur se è stato praticamente ignorato dai media, l’appuntamento fiorentino è stato un primo passo verso quella che gli organizzatori definiscono «Una prospettiva nuova e promettente per costruire uno spazio politico ed una rappresentanza ecologista in Italia. Un percorso che l’Assemblea si è impegna a realizzare in uno spirito di dialogo con tutte le componenti del mondo ecologista italiano, disponibile a lavorare insieme.

E, come annunciato nel documento, il primo passo del futuro soggetto ecologista unitario sarà quello di tornare in piazza il 12 febbraio contro le centrali a gas e a carbone: «Contro l’ingombrante presenza delle fonti fossili nel nostro mix energetico, contro il caro bollette che farà esplodere la povertà energetica delle famiglie e le difficoltà di tante imprese, e per difendere uno dei cardini della transizione: l’uscita dal carbonio e la trasformazione dall’energia fossile a una generazione di energia rinnovabile sempre più potente e diffusa».