Sei Toscana posizionerà all’interno dell’area portuale contenitori dedicati alla raccolta

Anche Castiglione della Pescaia avrà i suoi “pescatori spazzini” per pulire il mare dai rifiuti

Dopo il successo dell’iniziativa a Livorno e l’arrivo della legge Salvamare il progetto Arcipelago pulito si amplia alla Toscana meridionale

[12 Aprile 2019]

Il progetto Arcipelago pulito, sbocciato a Livorno esattamente un anno fa per valorizzare il ruolo dei pescatori nella pulizia del mare invaso dai nostri rifiuti, sta per essere replicato a Castiglione della Pescaia dopo i successi di livello europeo inanellati nel corso degli ultimi mesi, rappresentati in primis dagli oltre 18 quintali di rifiuti raccolti per essere avviati a recupero (possibile nel 20% circa dei casi) o smaltimento.

Il progetto nasce come un esperimento sancito da un protocollo d’intesa siglato tra la Regione, il ministero dell’Ambiente, Unicoop Firenze, Legambiente, Autorità portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Labromare, Direzione marittima della Toscana e Revet, che prende atto di un problema crescente: come testimoniano i numeri recentemente ricordati dal ministero dell’Ambiente si pensa che siano almeno 250 miliardi i frammenti di plastica che galleggiano nel Mediterraneo, e nel Tirreno in particolare il 95% dei rifiuti galleggianti avvistati, più grandi di venticinque centimetri, sono di plastica (e il 41% di questi sono buste e frammenti). Rifiuti che poi ritroviamo anche sulle nostre coste: da una recente analisi di Legambiente emerge che l’80% dei rifiuti spiaggiati è composta da materiali plastici, e le cause vanno ricercate in primis (42%) nella cattiva gestione dei rifiuti urbani – si tratta soprattutto di imballaggi monouso, come possono essere quelli alimentari, abbandonati da cittadini incivili –, ma anche nella carenza dei sistemi depurativi (10% dei rifiuti spiaggiati) e dalle attività di pesca con reti e lenze abbandonate (6%). Per risolvere il problema è evidente come sia necessario intervenire a monte, ma anche per i rifiuti già finiti a inquinare il mare è impellente fare qualcosa: per questo la Toscana – lungo trecento kmq davanti alle coste di Livorno – ha avviato il progetto Arcipelago pulito, che ha finito per fare prima scuola in Europa e trovare poi una declinazione nazionale nel ddl Salvamare approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri  e ora in attesa di completare il proprio iter parlamentare.

Ma il cuore dell’iniziativa rimane in Toscana, che da oggi vede in prima fila anche il Comune di Castiglione della Pescaia e Sei Toscana, il gestore unico dei rifiuti nell’Ato Toscana Sud. Sei Toscana posizionerà all’interno dell’area portuale alcuni contenitori per la raccolta specifica e differenziata dei rifiuti plastici e vetrosi raccolti dai pescherecci durante le loro attività in mare: anche in questo caso i rifiuti saranno conferiti agli impianti per il loro recupero o smaltimento, assicurando così una gestione corretta e virtuosa.

«Siamo orgogliosi di esser entrati a far parte del progetto, soprattutto perché siamo stati il primo comune italiano ad installare nell’area portuale del capoluogo un’isola ecologica informatizzata ed ecosostenibile per la raccolta dei rifiuti dedicata esclusivamente ai pescatori – spiega Elena Nappi, vicesindaco di Castiglione della Pescaia – Essere modello di buone pratiche è l’obiettivo che ci prefiggiamo costantemente, specialmente in vista del prossimo G20 delle località turistiche costiere col maggior numero di presenze che si svolgerà nel nostro comune a settembre e che ci darà la possibilità di coinvolgere altri Comuni nell’attivazione di questo importante progetto».

Finora, quello di Castiglione della Pescaia è infatti il primo caso di applicazione di Arcipelago pulito in tutta la costa della Toscana meridionale, grazie anche alla spinta di Sei Toscana. «La nostra società – commenta l’ad Marco Mairaghi – svolge quotidianamente, in accordo con le varie Amministrazioni e secondo programmi concordati, innumerevoli progetti tesi alla raccolta differenziata dei rifiuti, al mantenimento del decoro delle città, ma anche alla pulizia delle spiagge e delle aree verdi. L’obiettivo è sempre più quello di essere l’azienda dei Comuni e dei cittadini, a servizio della tutela del nostro importante e prezioso territorio».