Aiuti di Stato: la Commissione Ue vuole agevolare gli aiuti che promuovono le transizioni verde e digitale

Sì agli aiuti a favore di tutela ambientale, energia rinnovabile, ricerca, sviluppo e innovazione

[6 Ottobre 2021]

La Commissione europea invita gli Stati membri e tutti gli altri portatori di interesse a presentare osservazioni su alcune proposte di modifica del regolamento generale di esenzione per categoria e spiega che «L’obiettivo della revisione proposta è quello di integrare le modifiche apportate ad alcuni orientamenti e discipline in materia di aiuti di Stato che sono attualmente in fase di revisione e di agevolare ulteriormente i finanziamenti pubblici a favore delle transizioni verde e digitale dell’Ue. Le nuove norme contribuiranno a gettare delle solide basi per un’economia sostenibile, in un momento di ripresa dagli effetti della pandemia di coronavirus. Gli Stati membri e gli altri portatori di interesse hanno tempo fino all’8 dicembre 2021 per rispondere alla consultazione».

Il regolamento generale di esenzione per categoria stabilisce che alcune categorie di aiuti di Stato sono compatibili con il trattato, a condizione che soddisfino determinate condizioni, e le esenta dall’obbligo di notifica preventiva alla Commissione e di autorizzazione da parte di quest’ultima. La Commissione Ue propone una serie di modifiche al regolamento generale di esenzione per categoria in settori per i quali  anche gli orientamenti e le discipline corrispondenti sugli aiuti di Stato sono in fase di revisione. In particolare:

Aiuti a favore della tutela ambientale e dell’energia:

Ampliare le possibilità di cui dispongono gli Stati membri per fornire sostegno a vari tipi di progetti “verdi”, ad esempio la riduzione delle emissioni di CO2, il ripristino degli habitat naturali e degli ecosistemi, la protezione e il ripristino della biodiversità, i veicoli puliti o a zero emissioni e le infrastrutture di ricarica e rifornimento.

Introdurre nuove condizioni “verdi” che le grandi imprese a forte consumo di energia dovranno rispettare per beneficiare, nel quadro di un’esenzione per categoria, di aiuti sotto forma di riduzione delle aliquote fiscali, a norma della direttiva sulla tassazione dell’energia. Ciò garantirà che gli aiuti determinino un aumento dell’efficienza energetica e promuovano investimenti in progetti che comportano riduzioni sostanziali delle emissioni dei gas a effetto emessi dall’impresa beneficiaria.

Tenere conto del ruolo accresciuto dello stoccaggio ai fini dell’integrazione dell’energia rinnovabile nel sistema dell’energia elettrica, ampliando le esenzioni in vigore relative agli aiuti agli investimenti e al funzionamento a favore delle energie rinnovabili ai progetti di stoccaggio direttamente collegati a impianti di produzione di energia rinnovabile nuovi o esistenti.

Agevolare gli investimenti nell’idrogeno verde, introducendo esenzioni per categoria per gli aiuti agli investimenti per progetti nel settore dell’idrogeno verde e per gli investimenti nelle infrastrutture per l’idrogeno. A tale proposito, anche gli aiuti al funzionamento a favore di impianti su piccola scala per la promozione dell’idrogeno verde saranno esentati dall’obbligo di notifica.

Incentivare progetti ambiziosi di ristrutturazione edilizia, introducendo un “bonus verde” (ovverosia intensità di aiuto più elevate che beneficiano dell’esenzione per categoria) per gli aiuti destinati a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici. Il bonus si applicherà nel caso in cui i miglioramenti delle prestazioni energetiche determinino una riduzione significativa della domanda di energia primaria.

Aiuti agli investimenti per il finanziamento del rischio:

Chiarire e razionalizzare le norme sugli aiuti al finanziamento del rischio, in linea con la revisione, condotta in parallelo, degli orientamenti sul finanziamento del rischio, ad esempio chiarendo le norme sull’ammissibilità a tali aiuti a norma del regolamento generale di esenzione per categoria.

Ampliare il campo di applicazione degli aiuti alle start-up includendo gli aiuti sotto forma di trasferimento dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) da un organismo di ricerca in cui sono stati sviluppati i DPI sottostanti a piccole imprese innovative che devono immettere sul mercato nuovi prodotti o servizi.

Aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione:

Semplificare le condizioni di concessione di aiuti a ricerca, sviluppo e innovazione senza obblighi di previa notifica e di autorizzazione, ad esempio prevedendo la possibilità di calcolare i costi indiretti dei progetti di R&S attraverso un approccio semplificato al calcolo dei costi e introducendo nuove norme di compatibilità per il sostegno alle infrastrutture di prova e di sperimentazione (definite anche “infrastrutture tecnologiche”).

Aiuti a finalità regionale:

Allineare le condizioni di cui ai nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, ad esempio estendendo anche alle zone scarsamente popolate la possibilità di concedere aiuti al funzionamento per prevenire o ridurre lo spopolamento (finora ammissibile solo per le zone a bassissima densità demografica).

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva deklla Commissione Ue e responsabile della politica di concorrenza, ha conclus: «La nostra proposta mira ad ampliare le possibilità di cui potranno disporre gli Stati membri per attuare misure di aiuto a sostegno delle transizioni verde e digitale senza obbligo di previa notifica alla Commissione e di approvazione da parte di quest’ultima. La proposta renderà più facile e rapido per gli Stati membri fornire rapidamente i finanziamenti, senza causare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Invitiamo caldamente tutte le autorità pubbliche, le imprese e gli altri portatori di interesse a partecipare a questa importante consultazione».