A Sasso Pisano presepe e vapore enogastronomico per un Natale geotermico

Inaugurato l’ormai tradizionale presepe nel Parco delle fumarole a Sasso Pisano, insieme ad un nuovo murales negli adiacenti locali di Vapori di birra

[22 Dicembre 2022]

In Toscana, una fonte rinnovabile come la geotermia diventa anche strumento a sostegno delle eccellenze enogastronomiche e del turismo locale, con 60mila visite annue tra poli museali, impianti e manifestazioni naturali nelle aree geotermiche.

Un contesto che, ormai alle porte del Natale, torna ad arricchirsi del suggestivo presepe allestito all’interno del Parco delle fumarole a Sasso Pisano (Castelnuovo Val di Cecina). Un’iniziativa nata grazie alla collaborazione tra la pro loco “La Fumarola” e il gestore delle centrali geotermoelettriche, Enel green power: dal cuore caldo della Toscana le statue del presepe, avvolte dai vapori e dai soffioni che fuoriescono dalle manifestazioni naturali di uno dei parchi più caratteristici della regione, lanciano un messaggio di profondità, di pace e di speranza in un’atmosfera quasi mistica per lo scenario naturale che la contraddistingue.

E contestualmente alla realizzazione del presepe, nell’adiacente locale Vapori di birra è stato inaugurato anche il murales “Vapore enogastronomico”, che descrive il viaggio del vapore per i prodotti artigianali a zero emissioni di gas serra, nel caso specifico illustrando il processo della “birra geotermica”: autrice dell’opera è l’artista locale Alice Ninci, classe 2001, doppio diploma di liceo artistico e scientifico, pittrice di dipinti su tela ma anche su legno e murales.

Vapori di birra, la cui sede si trova proprio a Sasso Pisano a fianco del Parco delle Fumarole e della Chiesetta del Michelucci, è il primo birrificio artigianale in Italia che, a Sasso pisano, impiega il calore derivante dal vapore geotermico come fonte primaria di energia per il processo brassicolo.

Un’attività che fa parte – insieme a caseifici, serre e ad altre produzioni enogastronomiche artigianali –  della Comunità del cibo ad energie rinnovabili, fondata nel 2009 grazie ad un’intesa tra Slow food Toscana, Fondazione Slow food per la biodiversità e CoSviG (il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche): si tratta della prima Comunità mondiale del cibo ad energia pulita e rinnovabile che opera nel settore agroalimentare e che insiste sui metodi di produzione oltre che sui prodotti, premiata anche quest’anno da Legambiente per l’impegno sul fronte dello sviluppo sostenibile.