A Monterotondo Marittimo la geotermia serve anche per essiccare il cippato
L’impianto inaugurato presso il caseificio Podere Paterno produrrà circa 200 quintali di cippato al giorno, che verranno distribuiti in una filiera a corto raggio
[6 Aprile 2023]
La geotermia è una fonte rinnovabile dagli usi plurimi, che offre strumenti preziosi per una diversificazione dell’economia locale che vada oltre alla “sola” produzione di elettricità e calore.
In base alla temperatura della risorsa può essere infatti impiegata a fini termali, nelle serre, lungo la filiera alimentare – ad esempio per produrre birra – o negli impieghi industriali. E anche per la produzione di cippato, come avviene nel nuovo impianto inaugurato a Monterotondo Marittimo (GR) presso il caseificio Podere Paterno, dove la geotermia già fornisce tutto il calore necessario alla produzione di formaggio.
Qui il cippato viene ricavato soltanto da resti e ramaglie del bosco non funzionali ad altri usi del legname. Poi inizia il processo di essicazione: l’acqua calda a circa 85° C, prelevata dal termodotto di Enel green power, viene inviata all’essiccatore all’interno del quale uno scambiatore acqua-aria trasferisce il calore all’aria utilizzata per essiccare la biomassa che transita nel macchinario. Successivamente, l’acqua in uscita dallo scambiatore, ad una temperatura di circa 60° C, viene restituita al termodotto Enel per poi essere reiniettata nel sottosuolo e contribuire alla coltivazione sostenibile della geotermia.
Come informano da Enel l’impianto, gestito dal consorzio Best local energy, produrrà circa 200 quintali di cippato al giorno e verrà distribuito in una filiera a corto raggio, arrivando comunque anche in aree in cui la geotermia non è presente e diffondendo quindi capillarmente i benefici dei cosiddetti “altri usi” di questa risorsa.