La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi in Costituzione. Il Senato approva

Wwf e Legambiente: primo passo storico. Facciamo Eco: «La ecoillogica transizione del ministro Cingolani»

[9 Giugno 2021]

Il Senato oggi ha dato il via libera,  con 224 voti favorevoli, 0 contrari e 23 astenuti, al ddl che prevede l’inserimento della tutela ambientale, della biodiversità e degli ecosistemi in Costituzione, approvando così quanto già votato a marzo in Commissione Affari costituzionali del Senato con il voto contrario della Lega (che evidentemente si è poi ricreduta nel voto in aula).

Questo per Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, «Rappresenta un’ottima notizia. E’ un passo importante e fondamentale rispetto ad un tema cruciale per il Paese che deve misurarsi anche con il grande problema della crisi climatica, da affrontare con azioni e interventi immediati e mirati, e delle questioni ambientali irrisolte, e allo stesso accelerare sulla transizione ecologica tutelando e valorizzando ambiente, biodiversità ed ecosistemi. Si tratta di temi chiave che entreranno tra i principi fondamentali della Costituzione e che ci ricordano come la Penisola sia culla di preziose bellezze paesaggistiche e scrigno di biodiversità da preservare. Il nostro auspicio è che il testo, che ora approderà alla Camera, venga licenziato in via definitiva in tempi rapidi. Nella nostra straordinaria Costituzione non possono più mancare questi temi al centro ormai delle politiche mondiali ed europee».

Per il Wwf Italia esulta e commenta: «Ora ci auguriamo che la Camera approvi il testo con altrettanta rapidità e che l’intero iter si concluda entro la fine della Legislatura L’approvazione, in prima lettura al Senato, della modifica dell’articolo 9 della Costituzione è un primo storico passo verso il riconoscimento della protezione dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali, nell’interesse delle future generazioni, quale principio fondamentale del nostro ordinamento. Il Senato ha dato prova di maturità riuscendo a comprendere come questi valori siano ormai parte integrante della nostra società e non possano più essere ritenuti secondari, come confermato dalle vigenti norme europee e dalla costante giurisprudenza. Il riconoscimento costituzionale della tutela dell’ambiente è una battaglia storica del Wwf, che infatti è stato chiamato a prendere parte ai lavori in Commissione Affari Costituzionali del Senato, che hanno portato alla elaborazione del testo oggi approvato a larga maggioranza. Ora chiediamo che la Camera licenzi il testo con altrettanta rapidità e con un consenso ancora più ampio, affinché si possa giungere alla definitiva approvazione, nel rispetto della procedura prevista dall’art. 138, prima della conclusione della Legislatura. Per rendere realmente concreto questo traguardo, è però necessario che la legislazione ordinaria, statale e regionale, sia sempre più attenta alla tutela ambientale».

Fa ben sperare su una rapida approvazione alla Camera la dichiarazione della presidente della commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, Alessia Rotta (Pd): «Il Senato ha dato l’approvazione in prima lettura per introdurre la tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali della nostra Repubblica: è un passo storico ed epocale. Una svolta a livello culturale, in una società sempre più attenta e consapevole del valore della nostra Terra, come bene da proteggere e salvaguardare al pari di altri diritti imprescindibili. Adesso, avanti rapidamente con le ulteriori letture; siamo sulla buona strada affinché l’ambiente entri finalmente nella nostra Costituzione. Si tratta di una questione sempre più urgente e rilevante, soprattutto, per le future generazioni».

Ma proprio nel giorno in cui il Senato approva l’inserimento della tutela ambientale, della biodiversità e degli ecosistemi in Costituzione dal Facciamo Eco, la nuova formazione parlamentare legata ai Verdi arriva un duro attacco alla «Ecoillogica transizione del ministro Cingolani». Mettendo in evidenza quanta distanzaci sia ancora tra le dichiarazioni di principio e i voti parlamentari e il concreto agire politico e di governo.

Citando le parole di Luca Mercalli: «In tanti tra coloro che si occupano di sostenibilità ambientale assistiamo attoniti alla transizione eco-illogica. La cifra di Cingolani sembra essere l’addizione verde più che la sostenibilità ambientale» i parlamentari ecologisti denunciano che «Quello a cui siamo sottoposti non sono altro che misure mascherate di ambientalismo, volte solo al perpetrarsi e alla conservazione dell’utilizzo dei combustibili fossili. Insomma, una transizione ecologica al contrario! Ma quello che manca è un imperativo forte e chiaro: STOP ai processi che danneggiano irreversibilmente il nostro ambiente. Misure importanti come la legge contro il consumo di suolo volte ad arrestare il rischio climatico, idrogeologico e della perdita di biodiversità, che dovrebbe ogni giorno essere promossa a gran voce sia dal Governo che dal Parlamento, giace immobile dal 2012. Forse saremo noi ad essere miopi, ma tra ambiente ed economia, purtroppo, quella che sembra sempre avere la meglio, anche per questo Governo, è l’economia».