Riceviamo e pubblichiamo

Il regionalismo differenziato si ingarbuglia

[12 Luglio 2019]

Sul regionalismo differenziato ai rinvii e contrasti nazionali si aggiungono via via proposte e denunce che complicheranno non poco le cose. Il presidente Toti, ad esempio, rivendica un’autonomia come quella delle Regioni speciali. In un’indagine parlamentare degli anni ottanta di cui fui relatore, non furono poche voci che ne chiedevano se non la cancellazione almeno un ridimensionamento. D’altronde seguì l’dea che, come si era pensato all’abrogazione delle province, non sarebbe stato male fare altrettanto con le regioni.

Repubblica ha pubblicato una lettera del coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli – In che mani va l’ambiente – che merita e richiede qualche osservazione critica.

La preoccupazione di Bonelli è che l’affidamento di nuove e maggiori competenze e i poteri alle regioni accrescerebbe in misura preoccupante la cementificazione dei suoli e soprattutto  le politiche di tutela oggi dei Parchi e delle arre protette. Bonelli cita al riguardo alcuni esempi di parchi dove le regioni ne starebbero combinando e penalizzando il ruolo ‘nazionale’. Ma qui la critica va rovesciata perché i guai denunciati –pur riguardando ovviamente anche le regioni – dipendono innanzitutto dallo Stato, ossia dal ministero dell’ambiente. Se gran parte dei nostri parchi nazionali sono oggi senza presidente, direttore, piano ambientale, piano socio-economico  – come denuncia da anni la Corte dei conti – dipende da Roma.

Dipende cioè dal Governo che, nonostante l’attenzione del ministro Costa, dell’ambiente e tanto più dei parchi se ne infischia.

L’ambiente d’altronde fu già un grosso inciampo per il Titolo V; deve perciò ritrovare o trovare finalmente quei tavoli e sedi di confronto e di collaborazione di cui si sono perse le tracce. Insomma il regionalismo differenziato non deve e non può essere una occasione per mettere in cattive mani l’ambiente.

Le opinioni espresse dall’autore non rappresentano necessariamente la posizione della redazione