Finanziaria, Italia Viva: disciplinando la vendita della cannabis più di 5 miliardi di euro per lo Stato

Il renziano Ungaro «Con commercializzazione regolata come i tabacchi anche risparmi di spesa per oltre 700 milioni»

[13 Novembre 2019]

Secondo il deputato di Italia Viva Massimo Ungaro, «Dalla regolarizzazione della vendita della cannabis light lo Stato potrebbe incassare imposte per 5 miliardi di euro e produrre risparmi sulle spese di magistratura e sicurezza per oltre 700 milioni».

L’onorevole renziano lo afferma in una interrogazione parlamentare nella quale invita il Governo a «varare, dopo la legge n. 242 del 2016 che ha disciplinato la coltivazione, anche norme volte a disciplinare la commercializzazione della cannabis light» e ricorda che «Dopo il varo della legge sulla coltivazione della cannabis sativa e della circolare del Ministero dell’Interno del 31 luglio 2018 che ha fissato il limite dello 0,5% di Thc oltre il quale le infiorescenze sono considerate sostanze stupefacenti, si è assistito alla diffusione di centinaia di canapa shop dove è possibile comprare i prodotti della cannabis. Tale sostanza è oggi di libero accesso, anche per i minorenni, essendo commercializzata senza limitazioni in punti vendita oppure tramite i canali online. Una situazione che nemmeno la recente sentenza della Cassazione (maggio 2019), rinviando al giudice di merito la verifica sugli effetti psicotropi delle sostanze vendute, ha contribuito a chiarire».

Ungaro cita uno studio dell’università di Messina che dimostra che «applicando una tassazione simile a quella dei tabacchi e sulla base di un prezzo di circa 10 euro, le entrate per lo Stato sarebbero pari a circa 5 miliardi di euro. A ciò si aggiungono 768 milioni di riduzione della spesa pubblica, di cui 540 milioni per la magistratura carceraria e 228 milioni per operazioni di ordine pubblico e sicurezza».

Per questo il deputato renziano chiede al governo del quale il suo Partito fa parte se intenda assumere «le iniziative necessarie per disciplinare la commercializzazione dei prodotti derivati dalla cannabis light assimilabili ai prodotti da fumo e da inalazione con una regolamentazione completa e coerente, in modo da garantire la sicurezza dei consumatori, tutelare i minori, contrastare il fenomeno del traffico illecito, intaccando così buona parte delle entrate delle associazioni mafiose, e garantire allo Stato maggiori introiti che deriverebbero da un’equilibrata imposizione fiscale».