World tourism day: i Parchi italiani i più certificati in Europa per sostenibilità

L’Onu: il calo del turismo causato dal Covid-19 è un grande shock per le economie sviluppate e un’emergenza per i Paesi in via di sviluppo

[27 Settembre 2021]

Secondo la World Tourism Organization (UNWTO), «La pandemia di Covid-19 ha avuto un enorme impatto sociale ed economico. Sono state colpite sia le economie sviluppate che quelle in via di sviluppo. E i gruppi emarginati e i più vulnerabili sono stati colpiti più duramente di tutti. La ripartenza del turismo aiuterà a rilanciare la ripresa e la crescita. È essenziale che i benefici che ne deriveranno siano ampiamente ed equamente goduti».

Per questo al UNWTO ha dedicato il World tourism day che si celebra oggi al “Turismo per la crescita inclusiva”. E, parlando di turismo e sostenibilità, il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, ricorda che «Anche quest’anno le aree naturali protette hanno registrato un picco di presenze nella stagione estiva, confermando un trend che va avanti da anni e che si è rafforzato con la pandemia. Continua a crescere la domanda di un turismo “slow”, che  aiuti a recuperare il contatto con la natura e con l’ambiente. Il  futuro del turismo sta nella sostenibilità e i parchi possono essere un fondamentale modello di riferimento».

Sammuri, che è presidente di un Parco Nazionale ad alta attrattività turistica, quello dell’Arcipelago Toscano, e sottolinea che « Federparchi da anni è impegnata nel supporto per la diffusione della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) promossa da Europarc Federation (di cui Federparchi è la sezione italiana) nelle aree protette, una prestigiosa certificazione internazionale che, in base a rigorosi standard e ad un percorso complesso e impegnativo, attesta la qualità dell’offerta turistica nei parchi italiani. L’Italia è il Paese  con il maggior numero di aree protette che hanno ricevuto la CETS, con 44 aree certificate di cui 21 sono Parchi nazionali. Al secondo posto c’è la Spagna con 29. In Europa sono  112 le aree protette che hanno ottenuto la Carta. I Parchi sono sempre più mete di viaggi, gite e soggiorni per esperienze con la natura: quelli delle grandi montagne, ma anche quelli collinari, quelli prospicenti al mare e le Aree Marine Protette. La pressione turistica è un eccezionale volano per lo sviluppo dei territori e delle comunità, ma deve essere governata al fine di  garantire la piena tutela delle biodiversità e degli habitat per consentire a tutti di usufruire e godere di questi scrigni di bellezza. Federparchi proseguirà il suo impegno affinché le eccellenze naturalistiche del nostro Paese possano essere pienamente fruite nel rispetto dell’ambiente».

Il turismo è un pilastro riconosciuto della maggior parte, se non di tutti, gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e in particolere dall’SDG 1 (povertà zero), 5 (uguaglianza di genere), 8 (lavoro dignitoso e crescita economica) e 10 (riduzione delle disuguaglianze) e il segretario generale dell’Onu, António Guterres ha detto che «In occasione della World tourism day, riconosciamo il potere e il potenziale del turismo per promuovere la prosperità e promuovere uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Il settore del turismo tocca quasi ogni parte delle nostre economie e società, consentendo alle persone storicamente emarginate e a quelle a rischio di restare indietro di beneficiare di uno sviluppo locale e diretto».

Ma Guterres ha ricordato che «Il turismo continua a soffrire enormemente sotto la pandemia di Covid-19: nei primi 5 mesi di quest’anno, gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti di uno sbalorditivo 95% in alcune parti del mondo e le previsioni suggeriscono una perdita di oltre 4 trilioni di dollari di PIL globale alla fine del 2021. Questo è un grande shock per le economie sviluppate, ma per i Paesi in via di sviluppo è un’emergenza». Il capo dell’Onu ha evidenziato che «Anche il cambiamento climatico sta colpendo gravemente molte delle principali destinazioni turistiche, in particolare i piccoli Stati insulari in via di sviluppo, dove il turismo rappresenta quasi il 30% dell’attività economica».

Guterres ha concluso: «Con molti milioni di persone che vedono i loro mezzi di sussistenza in pericolo, è tempo di ripensare, trasformare e riavviare  in sicurezza il turismo. Con le giuste garanzie in atto, il settore del turismo può fornire posti di lavoro dignitosi, contribuendo a costruire economie e società resilienti, sostenibili, paritarie e inclusive che funzionano per tutti. Questo significa azioni e investimenti mirati per spostarsi verso il turismo verde, con i settori ad alta emissione, compresi i trasporti aerei e marittimi e l’ospitalità, che vanno verso la carbon neutrality. E significa dare voce a tutti su come il turismo plasma il futuro delle nostre società e del nostro pianeta. Solo attraverso un processo decisionale inclusivo possiamo garantire una crescita inclusiva e sostenibile, mantenere la promessa degli SDGs e trasformare il turismo per realizzare il suo potenziale come motore di prosperità, veicolo per l’integrazione, mezzo per proteggere il nostro pianeta e la biodiversità, e in un agente di comprensione culturale tra i popoli».