Volete perdere peso nel 2022? L’esercizio fisico non basta

I programmi di esercizio vigorosi non sempre funzionano: il fisico si adatta e l’età rende ancora più difficile perdere peso facendo sport

[31 Dicembre 2021]

Le feste di Natale e fine e inizio anno sono il periodo in cui molte persone in tutto il mondo, in particolare nei Paesi occidentali, si concedono prelibatezze in eccesso, ripromettendosi (magari per l’ennesima volta) di riprendere la loro forma fisica con il nuovo anno. Di solito si pensa di farlo con un nuovo abbonamento a una palestra e un regime di esercizi intensivi che promette di fornire risultati in breve tempo. Ma, nonostante tutti gli sforzi, questo approccio non funziona per tutti: perché? Perché l’esercizio intensivo non è il modo più efficiente per alcune persone di perdere peso?

Sono domande al quale ha cercato di rispondere il nuovo studio “Energy compensation and adiposity in humans”, pubblicato su Current Biology da un folto team internazionale di ricercatori, che ha utilizzato il Doubly Labelled Water Database (DLW) dell’International atomic energy agency (Iaea)   e che rivela che non sempre l’esercizio fisico dà i risultati sperati e attesi per stimolare la perdita di peso.

Uno degli autori dello studio, John Speakman, che, oltre ad essere presidente del DLW Group dell’Iaea, insegna al Center for Energy Metabolism and Reproduction dello Shenzhen Institutes of Advanced Technology dell’Accademia cinese delle scienze e all’Institute of Biological and Environmental Sciences dell’università di Aberdeen, ha detto al MailOnline che «Quando si iscrivono a programmi di esercizi per la perdita di peso, la maggior parte delle persone perde poco peso, alcune persone ne perdono molto, ma alcune persone sfortunate in realtà aumentano di peso. Il che conferma ciò che molti di coloro che cercano di perdere peso sospettavano da tempo: le calorie bruciate mostrate sul display di un tapis roulant non riflettono la realtà delle calorie. bruciato nel loro corpo».

Secondo lo studio, «Negli individui con un indice di massa corporea normale (tra 18,5 e 24,9) il corpo compenserà per il 28% le calorie bruciate durante l’esercizio, il che significa che solo il 72% delle calorie andrà perso nel durante l’esercizio nel corso della giornata».  Il problema è che con l’età e il peso, questo rapporto peggiora ulteriormente e chi ha un indice di massa corporea più alto perderà davvero solo il 51% delle calorie bruciate durante l’esercizio fisico. Lo studio conferma che «Gli individui differiscono nel modo in cui i loro corpi destinano l’energia utilizzata» e che le persone obese possono avere maggiore difficoltà a perdere peso perché i loro corpi sono diventati più efficienti nel trattenere il grasso.

Un’altra autrice dello studio, Alexia Alford, della Nutritional and Health Related Environmental Studies Section, Division of Human Health dell’Iaea, ricorda però che «Ci sono molti benefici per la salute che si possono ottenere essendo più attivi e facendo esercizio, ma fare affidamento solo sull’esercizio non ci aiuterà a perdere peso. Le linee guida per la perdita di peso non tengono conto della riduzione delle calorie bruciate in altre funzioni vitali, poiché il corpo compensa le calorie bruciate durante l’esercizio. Se aumenti la tua attività, il tuo corpo lo compenserà in altre aree e ridurrà le calorie bruciate nella respirazione, nella digestione, nell’agitazione e in generale nel mantenimento e nelle funzioni corporee. Questo può effettivamente aggiungere molto».

La Alford consiglia di «Non fare affidamento solo sull’esercizio fisico per perdere peso, ma di perseguire uno stile di vita più equilibrato in tutti gli aspetti e la dieta è fondamentale per mantenere un deficit calorico per la perdita di peso».

Le conclusioni dello studio sono state rese possibili grazie alla tecnica nucleare DLW che è il nome dato all’acqua ricca di una quantità nota di deuterio e ossigeno-18, due isotopi stabili (cioè non radioattivi e innocui). Misurando l’urina dei partecipanti allo studio per un periodo compreso tra 7 e 14 giorni dopo aver bevuto DLW, i ricercatori hanno potuto calcolare in modo molto accurato il dispendio energetico totale di una persona e dicono che si tratta di una tecnica migliore delle altre perché «Consente ai soggetti dello studio di continuare a vivere la loro vita normale e tiene conto delle calorie bruciate sia nelle attività che in generale dal metabolismo del corpo».

L’utilizzo della DLW per studiare il dispendio energetico corporeo totale non è una novità, ma finora l’alto costo dell’ossigeno-18 e degli strumenti per misurarlo avevano consentito solo studi su piccola scala. Nel 2018, l’Iaea è stata contattata da un gruppo di ricercatori DLW che volevano rendere i loro dataset più ampiamente disponibili ed è stato sviluppato il database DLW dell’Ieae che oggi contiene i dati di oltre 7.600 persone, il che lo rende di gran lunga la più grande raccolta al mondo di questo tipo di dati e gratuitamente accessibile per i ricercatori i cui studi vengono approvati dal gruppo di gestione, Il database DLW dell’Iaea comprende dati di atleti e corridori in montagna, malati di cancro e persone con paralisi cerebrale. La maggior parte dei dati proviene da studi condotti nei Paesi occidentali e per questo l’Iaea sta cercando di espandere ulteriormente il dataset con dati provenienti da Asia, Africa e America Latina, e nel 2022 avvierà un progetto di ricerca coordinato che aggiungerà più dati per i Paesi a basso reddito.

La Alford conclude: «Il nostro database è una risorsa inestimabile per comprendere meglio come funziona il corpo umano. Questo studio sull’esercizio fisico ne è un ottimo esempio; mentre la maggior parte degli studi DLW coinvolge generalmente circa 30 soggetti, lo studio sull’esercizio fisico ne ha avuto oltre 1.600, rendendo i dati molto robusti. I dati nel database DLW dell’Iaea sono un tesoro non sfruttato e incoraggiamo i ricercatori a contattarci per ottenere l’accesso ai suoi contenuti e contribuire con i loro dataset».