Embargo russo quanto ci costi: altri 165 milioni per sostenere il mercato ortofrutticolo

[30 Settembre 2014]

Dopo il contro – embargo russo sull’importazione di alcuni prodotti agricoli dell’Ue, oggi la Commissione europea ha adottato un nuovo programma di misure di emergenza per frutta e verdura deperibili e spiega che «Il nuovo programma, con una dotazione fino a 165 milioni di euro, fornisce sostegno per il ritiro delle eccedenze di produzione dal mercato e va ad aggiungersi al programma annunciato il 18 agosto, che prevedeva aiuti fino a 125 milioni di euro per i prodotti ortofrutticoli, ma sospeso il 10 settembre perché le richieste di sostegno inoltrate avevano già esaurito l’intero importo stanziato».

Così come il programma precedente, il nuovo programma prevede di indirizzare il sostegno dell’UE al ritiro destinato alla distribuzione gratuita, interamente finanziato dall’Ue, o al ritiro destinato ad usi non alimentari, come il compostaggio, per il quale la percentuale di aiuti Ue è più bassa. L’Ue sottolinea che «Anche il nuovo regime contempla l’opzione della raccolta prima della maturazione o della mancata raccolta, con un livello di sostegno che sarà tuttavia leggermente più basso. Le misure continueranno ad essere disponibili anche per i produttori non aderenti a organizzazioni di produttori, ma il livello del finanziamento Ue sarà più alto per i membri di tali organizzazioni (cui andrà il 75% dell’importo previsto, a fronte del 50% destinato ai non aderenti), con un’eventuale ulteriore integrazione (25%) del fondo operativo delle organizzazioni di produttori».

Per garantire un intervento più mirato, il nuovo programma comprende un allegato che indica i volumi ammissibili per i singoli Stati membri, con le cifre esatte per ciascuna categoria di prodotti. La Commissione Ue sottolinea che «L’allegato è stato redatto tenendo conto delle quantità esportate dai singoli Stati negli ultimi tre anni e sottraendo i volumi per i quali è già stata presentata domanda di aiuto a titolo del programma precedente. È stata inoltre estesa la copertura ad arance, mandarini e clementine». Quindi la cosa riguarda molto da vicino l’Italia.

Infatti l’allegato del nuovo regime, che sarà applicato fino alla fine dell’anno elenca i volumi specifici relativi a 4 categorie di prodotti per i 12 paesi che hanno esportato in media i maggiori quantitativi di frutta e verdura in Russia durante il periodo da settembre a dicembre (da settembre a marzo per alcune tipologie di frutta) dal 2011 al 2013. In un comunicato si legge che «Le 4 categorie di prodotti sono mele e pere per un totale di 181 000 tonnellate, agrumi (arance, mandarini, clementine) per un totale di 96 090 tonnellate, altri ortaggi (carote, cetrioli, peperoni, pomodori) per un totale di 44 300 tonnellate, altri frutti (kiwi, prugne e uve da tavola) per un totale di 76 895 tonnellate. Una serie di prodotti contemplati nel precedente programma (cavoli, cavolfiori, cavoli broccoli, funghi e frutti rossi) sono stati esclusi dalla copertura. Oltre a questi volumi specifici, ognuno dei 28 Stati membri avrà una riserva di 3 000 tonnellate per i ritiri supplementari di prodotti contemplati dal nuovo programma, nonché per cavolfiori, cavoli e funghi, e sarà consentito dare priorità a determinati prodotti»

La Commissione europea continua così a rispondere al divieto imposto il 7 agosto dalla Russia di importare alcuni prodotti agricoli dell’Ue, Usa, Canada, Australia e Norvegia, con specifiche misure di sostegno al mercato per pesche e pesche noci (33 milioni di euro) e per gli ortofrutticoli deperibili (125 milioni di euro) e con aiuti all’ammasso privato per burro, latte scremato in polvere e formaggio. Ha inoltre destinato 30 milioni di euro ai programmi di promozione. «La misura di oggi – dice la Commissione – è un ulteriore regolamento delegato adottato dalla Commissione sotto la propria autorità, senza l’approvazione preventiva degli Stati membri o del Parlamento europeo. Durante la stesura del testo tuttavia la Commissione ha consultato esperti nazionali su alcune modalità».

Il Commissario europeo all’agricoltura, Dacian Cioloş, conclude: «Mi compiaccio che la Commissione sia riuscita a mobilitare altri 165 milioni di euro per allentare la pressione sui produttori ortofrutticoli colpiti dall’embargo russo. Il nuovo programma sarà più mirato rispetto al suo predecessore, pur mantenendo una certa flessibilità nelle 4 categorie di prodotti. Queste misure di sostegno al mercato rappresentano una soluzione a breve termine».