«Serve un gemellaggio tra generazioni per salvare il Pianeta»

Conclusa la giornata di studio e formazione per giornalisti promossa da Greenaccord

[16 Dicembre 2021]

«I giovani corrono, ma gli adulti conoscono la strada». Per questo, secondo Alfonso Cauteruccio, oggi più che mai è “necessario il gemellaggio tra generazioni per dare una smossa ad un sistema elefantiaco che si muove troppo lentamente rispetto al grido della terra». È iniziata con i saluti del presidente di Greenaccord Onlus, la giornata di studio e corso di formazione per giornalisti, dal titolo “Impresa, creatività giovanile e cura della casa comune”, che si è tenuta ieri, 14 dicembre, all’Hotel Ergife di Roma, organizzata dalla stessa Greenaccord.

«Non si deve partire dalla politica, si deve partire dal basso. La chiave per la costruzione di un’economia green per i giovani e per il nostro futuro è l’economia civile. Abbiamo tutto per cambiare il mondo, ma non esiste una mano invisibile che rimette tutto a posto»: è un richiamo alla responsabilità individuale quello di Leonardo Becchetti, docente di Economia Politica all’Università Tor Vergata di Roma. Una responsabilità individuale oggi imprescindibile, perché “L’aumento del carbon fossile sta spingendo l’umanità verso il precipizio”. Ha ripreso la frase di António Guterrez, segretario generale delle Nazioni Unite, l’intervento di Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord, fortemente preoccupato perché «il tempo a disposizione è sempre più breve». E la politica per lo più ha tradito le aspettative. Per questo, «i giovani, basandosi sulla scienza, non credono alla politica – ha detto Masullo -. Il bla, bla, bla di Greta non è soltanto un grido contro i politici, ma è una dimostrazione di speranza, perché i giovani credono che il loro futuro possa essere diverso». «Uno dei concetti chiave – ha affermato Andrea Marchegiani, co-fondatore dello spin-off accademico SED – Soluzioni per l’Energia e la Diagnostica – è comunità energetica, ovvero un’occasione di trasformazione del tessuto urbano, attraverso interventi locali di tipo energetico, ambientale e soprattutto sociale».

Nel pomeriggio, ad aprire i lavori è stato Andrea Micangeli, docente di Sistemi Energetici e Progettazione di impianti a Energie Rinnovabili presso La Sapienza Università di Roma: ha raccontato l’esperienza delle Grand Challenges Energy Lab, che riunisce, enti costituiti da docenti, ricercatori, ingegneri, economisti, e neolaureati, riuniti per la costituzione di Comunità di Energie Rinnovabili (CER), in Italia e nel Mondo al fine di ricerca, e sviluppo. «Le Comunità di Energie Rinnovabili sono gruppi di autoconsumatori di energia che agiscono collettivamente secondo le nuove leggi europee e nazionali. Si possono così ridurre consumi e bollette energetiche, nonché ottenere benefici economici innescati dall’economia circolare tramite comportamenti virtuosi come impegno attivo dei prosumers (consumatori che sono anche produttori, ndr)».

A seguire, Simone Budini, project leader del CeSID, spin off dell’Università La Sapienza, che ha ribadito l’importanza di lavorare insieme per «una vita maggiormente sostenibile. Insieme facciamo un’opera d’arte, da soli non facciamo niente».

Con l’intervento di Luca Peyron, docente di teologia della trasformazione digitale dell’Università del Sacro Cuore di Milano, si è capito che le macchine non sono solo annichilimento del lavoro, ancora una volta dipende dall’uso che se ne fa. «La condizione umana è oggi una condizione digitale e l’intelligenza artificiale ne è la tecnologia di frontiera. Una linea rossa ove si combatte una battaglia senza esclusione di colpi per la supremazia geopolitica, per il dominio sui mercati e la sopravvivenza delle imprese. Una linea dove si combatte una non meno cruenta battaglia sulla visione dell’umano e del suo futuro. L’intelligenza artificiale – che intelligente non è, e che non esiste in sé -, vive delle sue narrazioni e rivela la contraddizione umana di sempre: bene e male, vita e morte, passato e futuro. Ma se è una questione umana, è anche una questione divina. Alla tecnologia dobbiamo chiedere aiuto per raggiungere obiettivi alti».

Michele Ieradi, Solutions and Technology Director di Esri Italia, impresa che, attraverso la tecnologia, misura lo stato di salute della terra. «I dati ci confermano che il nostro è un impatto ormai catastrofico. Questo sistema deve assolutamente cambiare. Non è il più forte che sopravvive, ma quello che si riesce ad adattare meglio».

Per far comprendere che il cambiamento è davvero possibile, sono state presentate alcune start-up.

ORAIZEN con gli interventi di Salvo Autovino e Ludovica Amicucci.

Il “Progetto Oraizen” intende sperimentare un nuovo modello economico, nell’ambito del sistema dell’economia circolare, che riguardi sia la produzione che il consumo, e punti al miglioramento, nonché al superamento delle inefficienze che stanno a fondamento del sistema di esclusione dei produttori e rivenditori piccoli e grandi dalla vendita online. La start-up permette alle piccole e medie imprese di immettere nel circuito telematico le proprie risorse in maniera fruttifera senza dover esporsi finanziariamente.

GART con la presentazione di Katia Paoletti. Gart-GardenArt – questo il nome della non profit; deriva dalla radice germanica Garten, spazio chiuso, giardino. Fondata nel 2016, narra già nel logo l’intento di andare oltre il recinto, unendo il dentro con il fuori. Una spirale che germoglia all’interno. Si muove da una intuizione: la bellezza di ogni forma vivente è già dentro ciascuno di noi. Noi piante, noi terra. Non ha carattere estetico. Da questa intuizione nasce lo stupore, dallo stupore il sogno, nel sogno abita il seme di una visione che vuole interagire con il continuo modificarsi del vivente.

COMET con la presentazione del suo co-fondatore Giorgio Gallo, una piattaforma che permette agli artisti di raccogliere il capitale di cui necessitano offrendo dei coin unici. Consentendo ai propri fan di supportali economicamente nel breve periodo e investendo in loro nel lungo termine. Creando relazioni uniche ed intime attraverso i perks, benefici esclusivi del possesso di Coins.

DB ECOSENSYSTEM con gli interventi di Filippo Fasulo e Paola Manoni. Si tratta di una start-up fondata con lo scopo di contribuire all’implementazione dei sistemi di analisi e conservazione del patrimonio edilizio e culturale nell’ottica non solo della valorizzazione e conservazione del bene ma anche della trasmissione, alle generazioni future, della “memoria oggettiva” del bene stesso.

SET BRIDGE FINANCE LIMITED (SBF) con la presentazione di Luciano Innocentini e Guido Mucelli. Si tratta delll’holding finanziaria del Gruppo iBRIDGE. iBRIDGE è un Gruppo di società che agisce come un unico Team per offrire consulenza qualificata e servizi alle migliori condizioni di mercato a Famiglie, Imprese e Liberi professionisti.

Una multiservizi specializzata in assistenza fiscale, contabile e servizi di Patronato, consulenza qualificata ed offerta di prodotti creditizi, assicurativi, bancari, immobiliari e finanziari, mediante figure professionali in possesso dei requisiti di Legge ed in organico nelle Società del Gruppo.

La sessione mattutina è stata coordinata da Christiana Ruggeri, vicepresidente Greenaccord e giornalista del TG”; quella pomeridiana da Giuseppe Milano, segretario generale di Greenaccord, ingegnere e giornalista.

di Greenaccord