Lo sviluppo sostenibile entro i limiti della crescita, secondo il “Club di Siena”

Venerdì alle 15 (11.30) nell’aula magna del Rettorato senese la presentazione del volume "Flourishing within limits to growth"

[12 Aprile 2016]

Il “Club di Roma” è un’associazione di scienziati, economisti e attivisti di tutto il mondo che ha segnato la storia dello sostenibilità come chiave per lo sviluppo: conquistò l’attenzione dell’opinione pubblica con il suo Rapporto sui limiti dello sviluppo, “The Limits to Growth”, pubblicato nel 1972. Oggi, un gruppo di scienziati che si identifica come il “Club di Siena”, in continuità con le teorie formulate negli anni ‘70 dal Club di Roma torna a guardare alla natura come modello per uno sviluppo sostenibile

Il libro “Flourishing within limits to growth“, edito dal prestigioso editore scientifico americano Routledge e pubblicato dal gruppo di scienziati che si identificano come il “Club di Siena” sarà  presentato venerdì 15 aprile all’Università di Siena (aula magna del Rettorato, ore 11:30). Del gruppo fanno parte, insieme a docenti delle università di Copenhagen e del Maryland negli Stati Uniti, i ricercatori dell’Università di Siena Simone Bastianoni e Federico Maria Pulselli, che saranno presenti all’evento di venerdì prossimo.
«Qui non si grida al collasso e non si proclama la necessità della decrescita – spiega Bastianoni – Nel volume mostriamo come, seguendo l’esempio della natura il destino dell’umanità sarebbe più prospero e piacevole. Nel nostro piccolo cerchiamo di educare, di far capire che la strada è percorribile e a portata di mano, anche se non la più facile. Certamente occorrono statisti e non normali politici per affrontare delle sfide così impegnative».

Interverranno alla presentazione del libro, coordinati da Nadia Marchettini, direttore del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Ateneo senese, Gianfranco Bologna, storico amico della nostra redazione e membro del think tank Ecoquadro, direttore scientifico del WWF Italia e segretario generale della Fondazione Aurelio Peccei, che rappresenta il Club di Roma in Italia, e Massimiliano Montini, anch’egli parte del think tank redazionale, docente dell’Università di Siena e co-direttore del Gruppo di ricerca interdisciplinare “Regulation for Sustainability – R4S”.

«I problemi ambientali sono noti – conclude Pulselli – ma ad essi si aggiungono questioni culturali e politiche. La conoscenza e l’educazione giocano certamente un ruolo cruciale: non a caso si ipotizza che investimenti in educazione, a tutti i livelli,  possono risolvere molti dei problemi con i quali conviviamo oggi. Ma non ci sono barriere fisiche o biologiche all’adozione di queste strategie, piuttosto ci sono molti ostacoli politico-sociali da superare, radicati nella natura umana».