A Larderello l’evento clou del progetto teatrale Distanze possibili di Officine papage

L’imbarazzo dell’infinito: al via “l’esperienza per spettatore solo” nell’arena geotermica

Dieci spettatori al giorno avranno la possibilità, entrando uno alla volta, di vivere un’emozione che ha al centro il refrigerante stesso, la sua circonferenza chiusa di cielo stellato

[21 Agosto 2020]

Da questa sera fino a giovedì 27 agosto l’arena geotermica di Larderello sarà il palcoscenico di un inedito viaggio fantascientifico ispirato al racconto Bugiardo! di Isaac Asimov, che Officine Papage ha scelto come cuore di questa particolare edizione per il Festival delle Colline geotermiche

Nato quest’anno all’insegna del distanziamento sociale a causa della pandemia di Covid-19 ancora in corso, il Festival iniziato a luglio – e realizzato con il sostegno della Regione Toscana, dei Comuni di Pomarance, Monterotondo Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina e Monteverdi Marittimo, oltre che del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG) – trova adesso il suo centro naturale nel’Arena geotermica.

Realizzata da Enel green power nel 2017, l’Arena come noto si trova nell’area della centrale geotermica Nuova Larderello, già Larderello 3, e sorge all’interno della vecchia torre di raffreddamento la cui parte superiore è stata demolita, mentre il basamento e l’opera inferiore sono stati mantenuti e ristrutturati per dare forma a una grande arena all’interno della quale sorge un ampio spazio per spettacoli a cielo aperto.

Da oggi fino a giovedì 27 agosto, ospiterà la performance L’imbarazzo dell’infinito: esperienza per spettatore solo, evento clou del progetto speciale Distanze Possibili ispirato al racconto Bugiardo! di Isaac Asimov, dove la drammaturgia è di Mariagiulia Colace (giovane autrice e attrice protagonista di alcuni degli ultimi spettacoli di Emma Dante) e nasce da un’idea di Marco Pasquinucci e Caterina Simonelli.

Dalle ore 18 in poi, per una settimana, dieci spettatori al giorno avranno la possibilità, entrando uno alla volta con una cuffia in dotazione, di vivere un’emozione che ha al centro il refrigerante stesso, la sua architettura, la sua circonferenza chiusa di cielo stellato: ognuno solo al centro dell’arena, l’unica compagna sarà una voce che racconta, che lo guida, che si confonde con i propri pensieri.