African Diaspora Cinema Festival, a Firenze dal 12 al 15 giugno

Avvicinare il pubblico al popolo africano, creando un argine al crescente odio razziale

[11 Giugno 2019]

Torna dal 12 al 15 giugno a Villa Romana, a Firenze, l’African Diaspora Cinema Festival (ADCF), fondato nel 2013 dal regista Fide Dayo, 2019.  Una manifestazione che vuole «presentare film dall’Africa, sull’Africa e della diaspora africana a un ampio pubblico e farne conoscere il potenziale rivoluzionario».

Gli organizzatori sottolineano che «Il cinema è uno strumento potente in grado di connettere persone provenienti da tutto il mondo, di favorire la comunicazione e la condivisione di esperienze ed emozioni anche tra persone di diverse culture, origini e stili di vita. L’ADCF da spazio e voce al cinema africano, ignorato dai circuiti mainstream. Siamo convinti che le opere selezionate, con le loro storie e i loro personaggi abbiano molto da raccontare e abbiamo un’ambizione: quella di avvicinare empaticamente, attraverso le pellicole, il pubblico al popolo africano, creando un argine al crescente odio razziale».

Infatti, quest’anno la giuria ha selezionato 13 opere, nelle categorie cortometraggi, documentari e lungometraggi e spiega che «La selezione di film nominati copre un ampio spettro di stili, tra cui documentari musicali, film teatrali e Nollywood che affrontano varie tematiche quali la multiculturalità, l’identità, la storia coloniale, le conseguenze della globalizzazione sulla cultura nera e l’empowerment».

Il 12 giugno il festival – a ingresso gratuito e plastic free – si apre con un programma di cortometraggi proiettati in una sala interna di Villa Romana e prosegue con una tavola rotonda sull’importanza del cinema africano in Italia e in Europa. Parteciperanno gli esperti Leonardo de Franceschi (teorie e pratiche postcoloniali del cinema e dei media all’Università Roma Tre, Roma) e Vanessa Lanari (scrittrice e curatrice del Festival del Cinema africano di Verona), la regista Loraine Blumenthal (The Mayor’s Race, 2018, Berlino) e l’attore Aaron Maccarthy (Ruanda, 2018, Milano). La conversazione si terrà in italiano, con sintesi in inglese per gli ospiti internazionali, e sarà moderata da Justin Randolph Thompson, co-fondatore di Black History Month Firenze. Jessica Rose Kena aprirà ufficialmente l’ADCF 2019. Le proiezioni all’aperto nel parco di Villa Romana inizieranno con il documentario Golden Fish, African Fish di Thomas Grand e Moussa Diop. Il primo giorno si concluderà con la proiezione del cortometraggio Yousef di Mohamed Hossameldin e con un giro di domande al regista da parte del pubblico.

Il 13 giugno, il festival inizierà nuovamente nella sala interna della Villa con una programmazione di cortometraggi. Il programma serale proseguirà nel parco con un’esibizione musicale di Yosef Teklay (Etiopia) e al calare della luce con la proiezione del documentario The mayor’s race, alla presenza della regista Loraine Blumenthal. Dopo la proiezione il pubblico potrà interagire con la regista.

Un evento su moda e cinema diretto da Bali Lawal, una performance teatrale di Fide Dayo e Balkissa Maiga e ancora musica dal vivo con l’artista senegalese Astou G, precederanno le proiezioni del 14 giugno. Sullo schermo all’aperto la sera verrà proiettato il cortometraggio Aye di Pius Okaba e il lungometraggio Rwanda, diretto da Ricardo Salvetti, che sarà seguito dalle domande del pubblico all’attore protagonista Aaron Maccarthy.

L’ADCF chiude il 15 giugno, in prima serata, con una performance musicale di Marzia Duarte (Capo Verde). L’ultimo film in programma è il documentario musicale This is Love di John Alexander. Seguirà la cerimonia di premiazione. Ai vincitori sarà consegnato un premio, realizzato dagli artisti ospiti della casa per artisti di Villa Romana, che rappresenta una chiave, un simbolo per aprire le porte per un mondo alternativo e migliore. Seguirà una festa di chiusura, con esibizione dal vivo del gruppo reggae Zeal (Nigeria).

 

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