Wmo: entro 5 anni i sistemi di allerta precoce devono proteggere tutti in tutto il mondo (VIDEO)

L'ambizioso obiettivo dell’Onu per adattarsi ai cambiamenti climatici e alle condizioni meteorologiche estreme

[23 Marzo 2022]

In occasione del  World Meteorological Day che si celebra il 23 marzo, e che quest’anno ha per tema “Early Warning and Early Action”, L’Onu ha annunciato un ambizioso obiettivo: «Entro i prossimi 5 anni, tutti sulla Terra dovrebbero essere protetti da sistemi di allerta precoce contro condizioni meteorologiche e cambiamenti climatici sempre più estremi».

Un sistema di allerta precoce per inondazioni, siccità, ondate di caldo o tempeste è un sistema integrato che consente alle persone di sapere che è in arrivo un clima pericoloso e informa su come i governi, le comunità e gli individui possono agire per ridurre al minimo gli impatti imminenti.  La WMO spiega che «Questi sistemi ci consentono di monitorare le condizioni atmosferiche in tempo reale sulla terraferma e in mare e di prevedere efficacemente eventi meteorologici e climatici futuri utilizzando modelli numerici computerizzati avanzati. L’obiettivo è capire quali rischi potrebbero comportare le tempeste prevedibili in un’area interessata, che può essere diversa se si tratta di una città o di un’area rurale, di regioni polari, costiere o montuose. I sistemi di allerta precoce devono includere piani di risposta concordati per governi, comunità e persone, per ridurre al minimo gli impatti previsti. Un sistema di allerta precoce completo deve includere anche le lezioni apprese dagli eventi passati, al fine di migliorare continuamente le risposte in vista del clima, di eventi meteorologici e idrici del futuro e dei rischi ambientali correlati».

Il segretario generale dellìOnu, António Guterres ha incaricato la World Meteorological Organization (WMO) di guidare l’impresa e di presentare un piano d’azione per raggiungere questo obiettivo alla prossima COP27 Unfccc che si terrà in Egitto a novembre e ha ricordato che «Il cambiamento climatico causato dall’uomo sta ora danneggiando ogni regione. Il rapporto più recente dell’Intergovernmental Panel on Climate Change descrive in dettaglio le sofferenze che stanno già avvenendo. Ogni incremento del riscaldamento globale aumenterà ulteriormente la frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici estremi. Dobbiamo investire allo stesso modo sia nell’adattamento che nella resilienza. Questo include le informazioni che ci consentono di prevenire tempeste, ondate di caldo, inondazioni e siccità. Tuttavia, un terzo della popolazione mondiale, principalmente nei Paesi meno sviluppati (LDC) e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS), non è ancora coperto da sistemi di allerta precoce. In Africa è anche peggio: il 60% delle persone non ha copertura. Questo è inaccettabile, in particolare con gli impatti sul clima che sicuramente peggioreranno ulteriormente. I preavvisi e l’azione salvano vite. A tal fine, oggi annuncio che le Nazioni Unite guideranno una nuova azione per garantire che ogni persona sulla Terra sia protetta da sistemi di allerta precoce entro 5 anni. Dobbiamo aumentare la forza della previsione per tutti e costruire la loro capacità di agire. In questa Giornata mondiale della meteorologia, riconosciamo il valore degli allarmi precoci e dell’azione tempestiva come strumenti critici per ridurre il rischio di catastrofi e sostenere l’adattamento climatico».

La WMO ha sottolineato che, a causa delle condizioni climatiche estreme sempre più frequenti in tutto il mondo,  il cambiamento climatico è già molto visibile: «Stiamo assistendo a ondate di caldo più intense, siccità e incendi boschivi. C’è più vapore acqueo nell’atmosfera, che porta a piogge estreme e inondazioni mortali. Il riscaldamento dell’oceano alimenta tempeste tropicali più potenti e l’innalzamento del livello del mare aumenta gli impatti.

Secondo il rapporto “WMO Atlas of Mortality and Economic Losses from Weather, Climate and Water Extremes (1970–2019)”  pubblicato dalla WMO nel 2021, «Negli ultimi 50 anni (1970-2019), in media ogni giorno si è verificato un disastro meteorologico, climatico o legato all’acqua, che ha causato la morte di 115 persone e una perdita giornaliera di 202 milioni di dollari». Nello stesso periodo il numero di disastri ambientali registrati è aumentato di un fattore 5, a causa del cambiamento climatico indotto dall’uomo, di eventi meteorologici più estremi e anche per una migliore rendicontazione. Dei disastri, ma «Il numero di vite perse è diminuito di quasi tre volte nello stesso periodo grazie a migliori previsioni meteorologiche e a una gestione proattiva e coordinata delle catastrofi».

Il segretario generale della WMO, Petteri Taalas, evidenzia che «Il numero crescente di disastri dovuti al cambiamento climatico sta mettendo in pericolo l’attuazione di un gran numero di Obiettivi di sviluppo sostenibile. Oltre alla mitigazione molto critica, è sempre più importante investire nell’adattamento climatico. Uno dei più alti ritorni degli investimenti si ottiene migliorando i servizi di allerta meteo, idrico e climatico e le relative infrastrutture di osservazione. C’è bisogno di investire 1,5 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni per migliorare la qualità dei servizi e delle relative infrastrutture, specialmente nei paesi LDC e SIDS».

Il rapporto di punta della Global Commission on Adaptation, “Adapt Now”, ha rilevato che i sistemi di allerta precoce forniscono un ritorno sull’investimento di oltre 10 volte, il più grande di qualsiasi misura di adattamento inclusa nel rapporto. E lo stesso rapporto evidenziava che «Solo 24 ore di preavviso di una tempesta o di un’ondata di caldo in arrivo possono ridurre i danni che ne derivano del 30% e spendere 800 milioni di dollari per tali sistemi nei Paesi in via di sviluppo eviterebbe perdite di 3 – 16 miliardi di dollari all’anno».

Eppure, nonostante questi grandi vantaggi siano noti, una persona su tre nel mondo non è ancora coperta dai servizi di allerta precoce e le persone vulnerabili sono colpite in modo sproporzionato.

Il Glasgow Climate Pact sottolinea l’urgenza di intensificare l’azione per migliorare la capacità di adattamento, rafforzare la resilienza e ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici. E, inoltre esorta i Paesi sviluppati ad aumentare urgentemente e in modo significativo i loro finanziamenti  per il clima, il trasferimento di tecnologia e rafforzamento delle capacità per l’adattamento.

Il governo del Regno Unito, che ha presieduto la COP26, e il governo egiziano, che presiederà la COP27 a Sharm-El-Sheikh, hanno recentemente rinnovato l’appello ai Paesi sviluppati a rispettare il loro impegno di raddoppiare entro il 2025 i finanziamenti per l’adattamento climatico ai Paesi in via di sviluppo, con l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio tra l’adattamento e la mitigazione dei finanziamenti.

La Wmo ha annunciato che guiderà lo sforzo per ottenere la copertura universale dei servizi di allerta precoce, in stretta collaborazione con i partner chiave come contributo collettivo agli sforzi di adattamento globale e che cercherà di «Colmare i gap di espandere la capacità di tutti i Paesi di emettere allarmi prima di un disastro e, contemporaneamente, di migliorare la loro capacità di agire in base a tali allarmi e di rispondere in modo centrato sulle persone, inclusivo e accessibile».

Dopo l’annuncio di Guterres, la WMO convocherà le principali agenzie, paesi e gruppi già attivi nel campo dello sviluppo della capacità di Hydromet e Risk Informed Early Warning per basarsi sulle eccellenze delle attività esistenti e creare un piano globale entro la COP27, ma avverte che «Colmare il gap dell’allerta precoce richiederà input da parte i tutti gli attori lungo l’intera catena dell’allerta precoce fino all’azione precoce».

Il nuovo piano si baserà sulle attività e sulle partnership della WMO già esistenti:

Il  WMO Global Multi-hazard Alert System (GMAS) che sfrutta i progressi nell’allerta precoce contro pericoli come cicloni tropicali, inondazioni e inondazioni costiere.

La Systematic Observations Financing Facility (SOFF ), che è stata istituita alla COP26 insieme all’Unep e all’Undp come nuovo meccanismo di finanziamento  e che cerca di aumentare in modo significativo la disponibilità di dati meteorologici e climatici di base e di colmare le lacune, in particolare nei Paesi meno sviluppati e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo. Questi dati sono alla base di tutte le previsioni meteorologiche e dei servizi climatici e quindi questi gap minano l’efficacia di tutte le azioni e gli investimenti di adattamento climatico. Il Nordic Development Fund (NDF) ha recentemente impegnato 10 milioni di euro nella SOFF.

La Climate Risk and Early Warning Systems Initiative (CREWS) che colma il gap di capacità nei sistemi di allerta precoce salvavita per i Paesi vulnerabili. L’iniziativa garantisce che la previsione e gli avvisi di eventi estremi siano ricevuti, compresi e attuati dalle persone più a rischio. È stata lodata come un’iniziativa di successo e ora ha un portafoglio di oltre 90 milioni di dollari. Nel 2022, la WMO sta intensificando la sua azione sui sistemi di allerta precoce in Africa attraverso CREWS con un nuovo programma di allerta precoce da 5 milioni di dollari per la regione dell’Africa centrale. Programmi simili sono in preparazione per le regioni del Corno d’Africa e dell’Africa orientale.

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