Tagliare subito le emissioni produrrebbe notevoli benefici per la salute e l’economia già entro il 2030

Una nuova analisi dei benefici sanitari ed economici che gli Usa vedranno rapidamente se iniziamo a ridurre i gas serra ora

[5 Novembre 2021]

Secondo il nuovo studio “Temporal and Spatial Distribution of Health, Labor and Crop Benefits of Climate Change Mitigation in the U.S,”, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) da un team di ricercatori della Duke University, della Columbia University  e del NASA Goddard Institute for Space Studies, «Agire ora per ridurre le emissioni di combustibili fossili, entro il 2030 si tradurrà in una migliore qualità dell’aria e in una drastica riduzione di morti, malattie e perdite economiche legate all’inquinamento negli Stati Unitii».

I ricercatori statunitensi rivelano che, se i governi di tutto il mondo accettassero di iniziare immediatamente a ridurre le emissioni a livelli necessari per raggiungere l’obiettivo minimo dell’accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 2° C entro la fine del secolo, negli Usa  potrebbero essere evitate circa 4,5 milioni di morti premature, 1,4 milioni di ricoveri e visite al pronto soccorso, 300 milioni di giornate lavorative perse a causa dell’esposizione al caldo  o di malattie respiratorie legate all’inquinamento e 440 milioni di tonnellate di perdite di raccolti e dimostrano che «Circa i due terzi di questi benefici si realizzerebbero anche se solo gli Stati Uniti agissero per ridurre le emissioni».

Il principale autore dello studio, Drew Shindell  della Nicholas School of the Environment della Duke University, evidenzia che «Questi benefici superano i costi della transizione verso un’economia completamente a zero emissioni di carbonio, anche nel primissimo decennio».

I ricercatori hanno calcolato che, in termini monetari, i benefici per la salute pubblica derivanti dalla decarbonizzazione varranno fino a 39 trilioni di dollari fino al 2050 e fino a 163 trilioni di dollari entro la fine del secolo.

Le nuove proiezioni si basano su dataset aggiornati sulla salute pubblica e in parte su un modello sviluppato dal Goddard Institute for Space Studies della NASA a New York City per simulare le fluttuazioni dell’inquinamento atmosferico e dell’esposizione al caldo. Si basano anche sulla modellazione per tenere conto dei potenziali cambiamenti demografici ed economici in tutto il mondo, tra i quali la crescita della popolazione e l’urbanizzazione, e il ritmo e gli effetti di questi cambiamenti nei prossimi 70 anni.

Per aiutare a informare le discussioni e le decisioni sulle riduzioni delle emissioni a livello statale e locale, Shindell e i suoi coautori hanno pubblicato online  anche le proiezioni dei benefici sanitari ed economici per ogni Stato Usa e ricordano che «Quando vengono bruciati, i combustibili fossili emettono anidride carbonica e altri gas che intrappolano il calore e che contribuiscono al riscaldamento globale. Emettono anche inquinanti atmosferici come azoto, particolato e ossido di zolfo che contribuiscono all’asma e ad altre malattie respiratorie e possono causare morti premature a causa di queste malattie». Per questo, Shindell spera che «Sapere che la riduzione delle emissioni potrebbe produrre significativi benefici sanitari ed economici a breve termine legati a un’aria più pulita dovrebbe dare ai governi un ulteriore incentivo a smettere di frenare a causa dei costi iniziali della transizione verso un’economia net zero».

Secondo lo studio, «La quantificazione dei benefici a breve termine per la società, evidenziando sia ciò che si può ottenere da un’azione immediata sia i benefici locali che i cittadini trovano convincenti, può essere utile per superare la diffusa percezione del cambiamento climatico come un rischio non urgente e distante».

Ma Shindell è anche consapevole delle difficoltà politiche di avviare una rapida transizione e conclude: «La transizione della nostra economia verso l’energia rinnovabile e delle nostre auto verso i veicoli elettrici – tutto questo genere di cose – richiede di spendere molti soldi. Ci farà risparmiare denaro a lungo termine riducendo gli effetti disastrosi del cambiamento climatico, ma nel breve termine non ci dà davvero benefici climatici che compensino i costi perché il clima è lento, semplicemente non risponde a tutto questo rapidamente. D’altra parte, i vantaggi di un’aria più pulita si verificano molto rapidamente, Basta guardare come la qualità dell’aria è notevolmente migliorata dopo pochi mesi di riduzione delle emissioni durante i lockdowns del Covid».