Ronchi: «Subito una legge per la tutela del clima per non lasciare ai giovani un debito climatico»

La Tutela del clima come diritto costituzionale. Fare tesoro della sentenza della Corte Costituzionale tedesca

[30 Settembre 2021]

Intervenendo all’iniziativa di Italy for Climate “La tutela del clima come diritto costituzionale”, organizzato oggi dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con l’università Luigi Bocconi di Milano in occasione di Youth4Climate e alla vigilia della pre-Cop26, Edo Ronchi, presidente della Fondazione Sviluppo sostenibile, ha sottolineato che «C’è un modo concreto per non scaricare i maggiori costi della crisi climatica sulle spalle dei giovani: accelerare e rendere più efficaci le misure per ridurre le emissioni di gas serra. Nel 2021, con il rimbalzo dell’economia le emissioni di gas serra stanno, di nuovo, aumentando, e di molto: del 4,8% a livello mondiale per effetto dell’aumento dell’uso dei combustibili fossili, di gas, di petrolio e di carbone. Anche in Italia le emissioni di gas serra stanno aumentando: occorre rendere l’impegno per il clima più stabile e consistente per non scaricare sui giovani i maggiori costi della grande crisi climatica. Anche in Italia dobbiamo avere una legge per la protezione del clima. Anche in Italia serve una legge per la protezione del clima che fissi obiettivi vincolanti di riduzione di gas serra per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050 così da non lasciare alle future generazioni un “debito climatico” e il peso di restrizioni che potrebbero mettere a rischio le loro libertà».

La Fondazione Sviluppo sostenibile ricorda che «La legge sul clima, che già vige in Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, dovrebbe  indicare le misure  e orientare le politiche per i principali settori economici (energia, industria, trasporti , servizi, agricoltura e edifici), attivare gli strumenti economici e fiscali necessari e coordinati con le risorse mobilitate dal PNRR, coinvolgere attivamente le Regioni e i Comuni nel raggiungimento degli obiettivi climatici  e istituire un organismo tecnico-scientifico indipendente per monitorare le misure e la loro efficacia per la transizione alla neutralità climatica».

Ma la tutela del clima potrebbe essere rafforzata se avesse valore costituzionale come in Germania. Una sentenza della Corte Costituzionale tedesca ha, infatti, censurato la legge tedesca sul clima in quanto lesiva dei diritti fondamentali dei giovani, scaricando su di loro un impegno troppo gravoso di riduzione dei gas serra dopo il 2030. «Praticamente ogni tipo di libertà – scrive la Corte – potrebbe essere condizionata da queste future riduzioni obbligatorie, perché quasi tutti gli aspetti della vita umana sono ancora associati all’emissione di gas serra e quindi sono minacciati dalle restrizioni drastiche che si dovranno fare dopo il 2030».

Ronchi ha concluso: «Questa sentenza è di grande rilievo perché, per la prima volta, attribuisce all’azione per la tutela climatica un valore costituzionale, partendo dalla tutela dei diritti fondamentali delle giovani generazioni. Faremmo bene, anche in Italia a far tesoro di questo pronunciamento».