Onde anomale: per il Cnr è possibile prevederle probabilisticamente

Studio su un’onda di tempesta alta 28 metri: non è possibile stabilire in maniera deterministica “dove e quando” questi eventi si realizzeranno

[10 Gennaio 2022]

Lo studio “Observation of a giant wave-packet on the surface of the ocean”, pubblicato su Scientific Reports da un team di ricercatori italiani, francesi e spagnoli , dimostra come si possono generare  onde alte fino a 2 o 3 volte l’altezza significativa. «Un’informazione cruciale per i naviganti e le piattaforme petrolifere – sottolineano i ricercatori – La pericolosità di questi eventi concerne le onde oceaniche, ma anche quelle ‘nostrane».

Per rispondere alla domanda «quanto alte possono essere le onde di tempesta?», la ricerca ha studiato un’onda di tempesta alta 28 metri che si è abbattuta sulle coste europee,  Gli scienziati ricordano che «Negli anni, l’esperienza diretta e le sempre più numerose misure, sia da satellite che da boe oceanografiche, hanno spinto i valori possibili delle altezze d’onda sempre più in alto. Durante la tempesta del gennaio 2014 nel Nord Atlantico si è stimato (dati del modello del Centro Meteorologico Europeo per le Previsioni a Medio Termine, ECMWF, a Reading, Regno Unito) che l’“altezza significativa”, cioè la misura dell’energia della mareggiata, abbia sfiorato i 20 metri. Questo significa però che si sono verificate certamente singole onde superiori a 35 metri».
L’analisi seguita all’evento, alla quale  hanno partecipato Alvise Benetazzo e Luigi Cavaleri dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) di Venezia, ha dimostrato che «E’ possibile prevedere in anticipo questi “eventi anomali”, ma solo in senso probabilistico».

Cavaleri spiega: «La caratterizzazione di onde di tale altezza richiede tecniche avanzate di analisi non-lineare multi-dimensionale che, partendo dall’informazione sullo stato energetico del mare, sono in grado di spiegare a posteriori l’apparire di tali cosiddette onde anomale, cioè come nel mezzo di una tempesta possano generarsi onde alte fino a 2 o 3 volte l’altezza significativa. Spinto dal vento, il mare lungo (swell) che ne è seguito ha portato onde di eccezionale energia sulle coste occidentali europee. Fortunatamente una boa spagnola, situata a nord-ovest della penisola iberica, è riuscita a misurare un pacchetto di tre onde consecutive, alte fino a 28 metri a partire da una locale significativa di 11 m».
Quindi, non è possibile stabilire in maniera deterministica “dove e quando” questi eventi si realizzeranno.

Però Benetazzo conclude facendo notare che «Tuttavia, nota l’energia del mare, cosa possibile con le normali previsioni, siamo in grado di fornire la probabilità del loro accadimento, cioè l’informazione cruciale per i naviganti e le piattaforme petrolifere. La pericolosità di questi eventi non concerne solo le onde oceaniche, ma anche quelle ‘nostrane’. È bene ricordare che in normali condizioni di mare con 1 metro di altezza significativa, in certe condizioni si possono incontrare, senza preavviso, singole onde isolate fino a 2,5 m di altezza, che non sono eventi di un momento, ma possono percorrere, con poca modifica della loro altezza, distanze considerevoli. Tornando al caso di studio, l’analisi ha stimato che la durata del pacchetto di tre onde da 28 metri sia stata di circa 20 minuti e che abbia percorso quasi 20 km. In tutte queste situazioni l’attività di previsione gioca un fattore essenziale, consentendo su tutti i mari, anche italiani, di indicare l’altezza significativa per i giorni successivi e anche la probabilità di questi eventi solo apparentemente anomali».