Nel Corno d’Africa oltre 20 milioni di bambini a rischio per la peggiore siccità da due generazioni

Rischiano di morire di fame e malattie per i cambiamenti climatici, le guerre, l'inflazione globale e la scarsità di cereali

[23 Dicembre 2022]

Secondo l’Unicef, «Il numero di bambini che soffrono per la siccità in Etiopia, Kenya e Somalia è più che raddoppiato in cinque mesi. Circa 20,2 milioni di bambini stanno affrontando la minaccia di fame, sete e malattie, rispetto ai 10 milioni di luglio, mentre i cambiamenti climatici, i conflitti, l’inflazione globale e la scarsità di cereali devastano la regione».

Il drammatico appello è stato lanciato a ridosso delle feste natalizie da Lieke van de Wiel, vice direttore regionale dell’Unicef per l’Africa orientale e meridionale, che ha ricordato che «Sebbene gli sforzi collettivi e accelerati abbiano mitigato alcuni degli impatti peggiori di quanto si temeva, i bambini del Corno d’Africa stanno ancora affrontando la più grave siccità da oltre due generazioni. L’assistenza umanitaria deve continuare per salvare vite umane e costruire la capacità di recupero di un numero impressionante di bambini e famiglie che sono spinti al limite e muoiono di fame e di malattie e sfollano alla ricerca di cibo, acqua e pascoli per il loro bestiame”.
Si stima che quasi due milioni di bambini in Etiopia, Kenya e Somalia abbiano attualmente bisogno di cure urgenti per la malnutrizione acuta grave, la forma più letale di fame. Inoltre, in Etiopia, Kenya e Somalia: «Più di due milioni di persone sono sfollate internamente a causa della siccità. L’insicurezza idrica è più che raddoppiata e quasi 24 milioni di persone si trovano ora ad affrontare una grave carenza d’acqua. Circa 2,7 milioni di bambini sono fuori dalla scuola a causa della siccità e si stima che altri 4 milioni di bambini siano a rischio di abbandono. Poiché le famiglie sono spinte al limite per far fronte all’aumento dello stress, i bambini devono affrontare una serie di rischi di protezione, tra cui il lavoro minorile, il matrimonio infantile e le mutilazioni genitali femminili (MGF). Anche la violenza di genere (GBV), compresa la violenza sessuale, lo sfruttamento e gli abusi, è in aumento a causa della diffusa insicurezza alimentare e dello sfollamento».

Grazie al generoso sostegno di donatori e partner, l’Unicef continua a fornire servizi salvavita a bambini e famiglie in tutto il Corno d’Africa, preparandosi al contempo ad affrontare ulteriori shock, a costruire la capacità di ripresa e a rafforzare i servizi chiave.
Nel 2022, l’Uncef e i suoi partner hanno raggiunto quasi due milioni di bambini e donne con servizi sanitari essenziali e salvavita, hanno vaccinato contro il morbillo quasi due milioni di bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 15 anni e hanno fornito acqua sicura a più di 2,7 milioni di persone per bere, cucinare e per l’igiene personale. L’appello di emergenza dell’Unicef per il 2023, pari a 759 milioni di dollari, per fornire aiuti salvavita ai bambini e alle loro famiglie, richiederà un sostegno finanziario tempestivo e flessibile, soprattutto nei settori dell’istruzione, dell’acqua e dei servizi igienici e della protezione dell’infanzia, che sono stati gravemente sottofinanziati durante la risposta dell’UNICEF del 2022. Sono necessari altri 690 milioni di dollari per sostenere investimenti a lungo termine per aiutare i bambini e le loro famiglie a riprendersi e ad adattarsi ai cambiamenti climatici.
Van de Wiel conclude: «Mentre i governi e le persone di tutto il mondo si preparano a dare il benvenuto al nuovo anno, chiediamo alla comunità internazionale di impegnarsi a rispondere ora a ciò che potrebbe colpire il Corno d’Africa l’anno prossimo e negli anni a venire. Abbiamo bisogno di uno sforzo globale per mobilitare urgentemente le risorse per ridurre ulteriori danni devastanti e irreversibili ai bambini del Corno d’Africa. Dobbiamo agire ora per salvare le vite dei bambini, preservare la loro dignità e proteggere il loro futuro».