Nel 2014 caldo record sulla Terra, la conferma da un Rapporto internazionale

E il trend verso il riscaldamento globale continua a mare, al suolo nell’atmosfera

[17 Luglio 2015]

Nel 2014, i più importanti  indicatori  del cambiamento climatico  hanno continuato a mostrare un  pianeta che si surriscalda, con diversi markers, come l’aumento della temperatura a  terra e negli oceani,  il livello dei mari e i gas serra che hanno stabilito nuovi record. A dirlo, o meglio a confermarlo,  è il rapporto   State of the Climate in 2014  pubblicato on line dall American Meteorological Society (AMS) e redatto  dal Center for Weather and Climate  della Noaa sulla  base dei contributi di  413 scienziati di 58 Paesi di tutto il mondo.

La Noaa spiega che <Il rapporto fornisce un aggiornamento dettagliato sui  indicatori climatici globali, eventi meteorologici importanti ed altri dati raccolti dalle stazioni di monitoraggio ambientale e degli strumenti situati a terra, in acqua, nel  ghiaccio e nello spazio».  Thomas R. Karl, L.H.D, Director del National Centers for Environmental Information della Noaa ha detto: «Questo rapporto presenta i dati provenienti da tutto il mondo, da centinaia di scienziati e ci dà un quadro di ciò che è accaduto nel 2014. La varietà degli indicatori ci mostra come il nostro clima sta cambiando, non solo per le temperature, ma dalle profondità degli oceani all’atmosfera esterna».  i.

I principali risultati del rapporto sono:

I gas serra continuano a crescere: Grandi concentrazioni di gas serra, tra cui biossido di carbonio, metano e protossido di azoto, hanno continuato ad aumentare, ancora una volta, nel corso del 2014, raggiungendo valori storici elevati.  Nel 2014, le concentrazioni di CO2 atmosferica  sono aumentate di  1,9 parti per milione (ppm), raggiungendo una media globale di 397,2 ppm per l’anno. Ciò a fronte di una media globale di 354,0 nel 1990, solo 25 anni fa, quando questo rapporto venne pubblicato per la prima volta.

Temperature record in prossimità della superficie terrestre. Quattro serie indipendenti di dati globali hanno dimostrato che il 2014 è stato l’anno più caldo mai registrato. Il calore era esteso su tutte le aree del territorio. L’Europa ha conosciuto il  suo anno più caldo mai registrato, con più di 20 Paesi che hanno superato i loro precedenti record. L’Africa ha avuto temperature superiori alla media nella maggior parte del continente per tutto il 2014, l’Australia ha visto il suo terzo anno più caldo mai registrato, il Messico ha avuto il suo anno più caldo mai registrato, e  sia l’Argentina che l’Uruguay  hanno avuto il secondo anno più caldo mai registrato. Il Nord America orientale è stata l’unica regione importante a sperimentare temperature annuali inferiori alla media.

L’Oceano Pacifico tropicale sta andando verso condizioni di El Niño-Southern Oscillation : Durante il 2014 la  El Niño-Southern Oscillation  (Enso) era in uno stato “neutro”, ma se a inizio anno era neutro  “freddo”,, a fine anno era già diventato neutro “caldo”, innescando tutte le condizioni di El Niño entro la fine dell’anno. Questo modello ha avuto un ruolo importante in diversi esiti climatici regionali.

Le temperature superficiali del mare sono state record.  La temperatura media della superficie del mare a livello globale è stata la  più alta mai registrata. Il caldo è stato particolarmente rilevante nel Pacifico settentrionale, dove le temperature sono in parte probabilmente dovute anche alla transizione della  Pacific decadal oscillation ,  uno schema ricorrente della variabilità  climatica oceano-atmosfera clima centrato sulla regione.

Temperature dell’oceano record.  Il calore contenuto dall’oceano che riflette l’accumulo continuo di energia termica nello strato superiore degli oceani. Ha raggiunto livelli record. Gli oceani assorbono oltre il 90% del calore della Terra in eccesso provocato dai gas serra.

Livello del mare globale record.  Anche il livello medio globale del mare è salito a un livello record nel 2014. Questo va di pari passo con il 3,2 ± 0,4 mm  del trend annuo di crescita il livello del mare osservato negli ultimi due decenni. L’Artico ha continuato a scaldarsi. Estensione del ghiaccio marino bassa. L’Artico ha sperimentato il suo quarto anno più caldo dall’inizio delle rilevazioni nel primi anni del XX° secolo. Lo scioglimento delle nevi dell’Artico si è verificato con 20-30 giorni di anticipo rispetto alla media 1998-2010. Nel  North Slope dell’Alaska, sono state rilevate alte temperature record ad una profondità di 20 metri in 4 dei 65 osservatori del permafrost.  Il 17 settembre, l’estensione minima del ghiaccio marino artico ha raggiunto 1,94 milioni di miglia quadrate, la sesta più bassa da quando dono iniziate le osservazioni satellitari nel 1979. Durante questo periodo, gli 8 minimi dell’estensione del  ghiaccio marino si sono verificati negli ultimi 8 anni.

L’Antartide ha mostrato i modelli di temperatura estremamente variabili;  record per l’estensione del ghiaccio marino.  L’’Antartide nel 2014  ha mostrato forti modelli stagionali e regionali, con condizioni più calde del normale e più fredde del normale, con conseguenti  condizioni annuali vicine alla media per il continente. Il 20 settembre, la massima estensione del ghiaccio marino in Antartide ha raggiunto un livello record di 7,78 milioni di miglia quadrate, ben  220.000 miglia quadrate in più rispetto al precedente record di 7,56 milioni di miglia quadrate del  2013. E’ stato il terzo anno consecutivo di record della misura massima del ghiaccio.

Cicloni tropicali sopra la media. Nel 2014 ci sono stati 91 cicloni tropicali, nel 2013, ben sopra la media di 82 del periodo 1981-2010 . Nel Pacifico centrale/orientale si sono contate 22 grandi tempeste, cosa che non accadeva dal 1992. Per il Nord Atlantico i dati rispecchiano quelli del 2013, con una stagione degli uragani che è stata più tranquilla di quasi tutti gli ultimi 20 anni.