Aumentano i rischi per la comunità planctoniche, per le persone e per la fauna

Nei laghi il ghiaccio sarà più fragile, colpa del cambiamento climatico

Uno studio sulla qualità dei ghiacci di 31 laghi dell’emisfero nord, compreso il Tovel italiano

[15 Novembre 2022]

Secondo lo studio “Towards critical white ice conditions in lakes under global warming”, pubblicato su Nature Communications da un folto team internazionale di ricercatori dal progetto IceBlitz, «Il cambiamento climatico sta modificando anche la qualità dei ghiacci che si formano nei laghi, che saranno sempre più fragili con un conseguente impatto sulle comunità planctoniche».

Lo studio ha permesso di analizzare la qualità dei ghiacci in 31 laghi dell’emisfero nord compreso il  lago di Tovel, ne Comune di Ville d’Anaunia in Val di Non, a un’altitudine di 1178 m s.l.m. e all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta, dove la ricerca è stata effettuata dalla Fondazione Edmund Mach.
I ricercatori evidenziano che «Nel lungo periodo, si assisterà ad una diminuzione del ghiaccio “nero”, derivante dal congelamento dell’acqua, e ad un aumento  del ghiaccio “bianco” risultato dei processi di congelamento e scioglimento delle precipitazioni. Di qui la necessità di controllare e monitorare costantemente il rapporto fra ghiaccio nero e bianco nei laghi».
E’ noto che l’aumento della temperatura dell’aria riduce la durata media del congelamento e lo spessore della copertura ghiacciata dei bacini d’acqua dolce. Ma fino ad oggi si sapeva molto poco sulla qualità delle superfici ghiacciate dei laghi, intesa come l’insieme delle caratteristiche che descrivono lo spessore dei ghiacci, la loro capacità di filtrare la radiazione solare, la struttura cristallina del ghiaccio e la presenza di impurità.

Una delle autrici dello studio, Ulrike Obertegger dell’unità idrobiologia del Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach, spiega che «Il ghiaccio bianco  è meno solido rispetto al ghiaccio nero; inoltre essendo opaco non lascia passare la radiazione solare. Ne risulta che l’aumento dello spessore del ghiaccio bianco cambia la fenologia e la composizione del plancton e quindi tutta la catena trofica, inclusi i pesci”.
Per questo motivo è cruciale tenere monitorato lo spessore del ghiaccio bianco nei laghi, al fine di comprendere appieno l’ecologia di questi fragili ecosistemi. Questo aumento del ghiaccio bianco comporta maggiori rischi non solo per le comunità planctoniche, ma anche di annegamento per le persone e gli animali che inconsapevolmente attraversassero queste superfici ghiacciate che sono meno stabili di una volta».