Marcia per la Terra: in migliaia a Roma per l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco

Ora i governi facciano proprie le parole del Pontefice alla Conferenza Unfccc di Parigi

[9 Novembre 2015]

Ieri era la Giornata per la Custodia del Creato del Vicariato di Roma ed un corteo di oltre 4.000 persone e più di 100 associazioni ha percorso le strade di Roma facendo proprio il messaggio contenuto nell’enciclica Laudato Si’, di Papa Francesco e per chiedere politiche concrete e interventi reali già a partire dalla 21esima Conferenza delle Parti dell’United Nations Framework Convention on Climate Change (COP21 Unfccc) che inizierà  Parigi il 30 novembre.

Ad animare la Giornata per la Custodia del Creato non è stata solo la Marcia per la Terra – Insieme a Papa Francesco per la solidarietà universale e per il clima,  ma anche gli stand sostenibili e solidali del Villaggio Laudato Si’, allestito per l’occasione in Piazza Santi Apostoli grazie al lavoro dei Francescani dell’omonima Basilica che hanno organizzato con il Vicariato di Roma una giornata di festa in onore del Creato. Lo scopo del villaggio è quello di  promuovere «nuovi stili di vita rispettosi del Creato» e chiedere «cibo per tutti». Alle 17.00 l’iniziativa è stata chiusa da un Concerto per la Terra  di Adriano Bono, offerto da Earth Day Italia e Connect4Climate, come evento conclusivo di una giornata di grande spiritualità e forte impegno civico.

Secondo Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, fra gli organizzatori insieme a Connect4Climate della Marcia Per la Terra di Roma, «Il mondo della solidarietà universale, il mondo dell’ecologia integrale, si è  riunito al Colosseo e a San Pietro per marciare in difesa degli ultimi e del clima. Migliaia di persone che vogliono un’azione politica decisa e vincolante sul clima si sono strette al messaggio che Papa Francesco ha lanciato con l’enciclica Laudato Si’. A Parigi sia chiaro che dietro a quella voce ci sono quelle di milioni di persone stanche di vedere irrisolto un problema impellente e vitale come la sopravvivenza del Pianeta. Sono stati spesi miliardi di dollari per realizzare 20 conferenze sul Clima senza risultati apprezzabili. Non si ripeta tutto questo anche a Parigi, con il rischio di rendere irreversibili i cambiamenti climatici e le sofferenze generate dai disastri ambientali».

Il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti ha detto che «La Marcia per la Terra giunge in un giorno particolare, in cui è importante far sentire la voce dei popoli per la difesa dell’ambiente, per la custodia del creato. Da domenica 8 infatti si svolge a Parigi la Pre-COP21, con i ministri dell’ambiente a lavoro per far sì che la conferenza ONU sul clima che si aprirà a  fine mese nella capitale francese raggiunga l’obiettivo storico di un trattato firmato da tutti i paesi del mondo per fronteggiare i cambiamenti climatici. Partecipare a questa marcia, recare la testimonianza di una adesione alla battaglia per l’ambiente in piazza S. Pietro in occasione dell’Angelus di Papa Francesco, aderire al monito che il pontefice ha lanciato con la sua enciclica “Laudato Sì”, rappresenta uno stimolo forte per chi a Parigi sta negoziando l’intesa. Una iniziativa, la Marcia per la Terra, che rafforza il nostro impegno e la nostra responsabilità verso un traguardo che a Parigi non possiamo mancare, quello di un accordo alto, equo, vincolante, efficace per affrontare sotto il profilo scientifico, ma anche economico e sociale gli effetti dei cambiamenti climatici e definire un nuovo ordine globale sostenibile per l’ambiente e per i popoli della terra».

Sassi ha rivolto un fortissimo ringraziamento a Papa Francesco che durante l’Angelus in Piazza Sampietro ha voluto inviare un saluto alla Marcia per la Terra che è stato accolto con grande gioia anche in Piazza Santi Apostoli dove i partecipanti alla marcia dopo la messa celebrata dal cardinale Vallini hanno guardato l’angelus su un maxi schermo. «Come il bambino che grida al re nudo, con la sua semplicità straordinaria il Pontefice spiega ad ogni uomo: che viviamo tutti nella stessa casa; che condividiamo tutti lo stesso futuro; che se sfruttiamo una risorsa questo non sarà senza conseguenze sul Pianeta e sulla vita di chi lo abita – ha detto Sassi –  È chiaro! È semplice! È universale!»

Intervistato da Radio Vaticano, Sassi ha sottolineato che «E’ una marcia che vuole scendere in campo, perché a Parigi non saranno rappresentati gli interessi di tutti: persone che non abbiamo eletto decideranno del nostro futuro, decideranno del futuro del pianeta». Poi ha aggiunto: «Sicuramente. La “Laudato si’” ha sugellato una volta per sempre che economia, ambiente e società, soprattutto, sono parti di uno stesso ingranaggio, di uno stesso meccanismo: non si può toccare l’uno, senza condizionare l’altro. E, soprattutto, questa folle ricerca del profitto e del benessere tecnologico ha ridotto drammaticamente la qualità delle nostre vite. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e anche i Paesi ricchi oggi devono fare i conti con i disastri ambientali. Questo ci ha fatto capire come anche fenomeni che erano in realtà silenti, rispetto ai loro significati – come per esempio le grandi migrazioni che nascono dalle povertà, che sono collegatissime ai disastri ambientali e al cambiamento climatico – poi finiscono per ricadere anche su di noi».

Per Lucia Grenna, Program Manager di Connect4Climate, la Marcia per la Terra  «è stato un passo importante verso la salvaguardia del pianeta: la Marcia della Terra, infatti, parte da Roma, ma non si ferma qui, e prosegue fino a Parigi. Il messaggio del Papa è di guida in questo cammino, perché le sue parole arrivano direttamente al cuore e alla coscienza di tutti, sia ai leader mondiali che dovranno impegnarsi per un accordo vincolante in tema di cambiamento climatico, sia ai cittadini del mondo che agiscono quotidianamente e concretamente per la cura della casa comune».

Ermete Realacci, presidente commissione ambiente e territorio della Camera ha sottolineato che si è trattato di «Una giornata di mobilitazione contro i mutamenti climatici, significativamente promossa a tre settimane dall’avvio della Conferenza Onu sul Clima di Parigi, un tema rispetto al quale l’Enciclica del Papa ha dato un contributo notevole. La Laudato Si’ di Papa Francesco è infatti il documento più autorevole, visionario e concreto sull’ambiente. Un documento che dice autorevolmente che è impossibile affrontare la sfida del clima senza avere un’idea di economia, di società, di futuro in grado di mobilitare le migliori energie, culturali, tecnologiche, umane. Che i temi ambientali non possono essere risolti se non si fanno i conti con la finanza, la “cultura dello scarto”, le tensioni internazionali, i flussi migratori e se non cambiamo gli stili di vita. I mutamenti climatici si affrontano anche con la raccolta differenziata e col car-sharing, per la prima volta presenti in un’enciclica. La spinta che arriva dal messaggio del Papa e dalla società civile è fondamentale per la riuscita della COP21 di Parigi».

Il sostegno alle iniziative di Roma, che aprono simbolicamente il cammino verso la Conferenza di Parigi, su cui si appuntano le speranze del mondo perché si approvino finalmente  impegni vincolanti contro i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale, è arrivato anche dalla presidente dell’Earth Day Network, Kathleen Rogers, che ha sottolineato: «Questa è la prima marcia sulla strada che ci porterà a Parigi, attraversando Piazza San Pietro dove il Santo Padre parlerà alle coscienze di tutti per salvare il nostro pianeta, ed il momento non potrebbe essere più opportuno».